Il caso
Xª Flottiglia MAS: che cos’è e qual è il significato della ‘Decima divisione’
Le polemiche in seguito al video elettorale pubblicato dal Generale Vannacci, il cui staff ha smentito qualsiasi riferimento al fascismo
Politica - di Andrea Aversa
È polemica sul video pubblicato sui social dal Generale Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle prossime elezioni Europee. L’8 e 9 giugno “sull’apposita scheda fate una ‘decima’ sul simbolo della Lega e scrivete Vannacci e li travolgeremo tutti con una valanga di voti. Per cambiare questa Europa che non ci piace“. Queste le sue parole che hanno scatenato un putiferio. La X Decima, infatti, ha rievocato la X° Flottiglia Mas, ovvero il corpo di fanteria indipendente della marina Nazionale Repubblicana, nata dopo l’armistizio firmato nel settembre del 1943 con gli alleati.
Che cos’è la X° Flottiglia Mas detta Decima Divisione: storia e simboli
Un corpo militare nato nella Repubblica Sociale di Salò, ovvero nell’avamposto fascista alleato dell’esercito nazista, in guerra contro gli alleati e la Resistenza. Immediata la smentita dello staff di Vannacci: “Nello spot si fa riferimento a Decima X glorioso reparto della regia Marina che ha operato fino al 1943 e del quale tra gli altri faceva parte anche Teseo Tesei. Nulla a che vedere dunque con l’interpretazione che ne stanno dando altri“, queste le dichiarazioni del Generale rilasciate al sito Notizie.com.
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L’armistizio del 1943
Ma che cos’è la X° Flottiglia Decima divisione Mas? Il gruppo militare, colpevole di aver compiuto crimini di guerra contro i civili, ha messo in campo strategie basate sul principio dell’anti guerriglia. Le attività della Decima si sono verificate anche ai confini orientali dell’Italia, in chiave anti – iugoslava con l’intento di difendere i confini italiani e l”italianità’ di quei territori.
Il Capitano Borghese
La Divisione si è arresa il il 26 aprile 1945. La X° Mas aveva il suo quartier generale a La Spezia e a Gorizia. Al ‘timone’ del gruppo militare vi era il Capitano di fregata Junio Valerio Borghese. In un’intervista rilasciata dopo la guerra al giornalista e storico Ruggero Zangrandi, Borghese disse che l’obiettivo del corpo militare era quello di, “riscattare l’onore militare dell’Italia, riconquistare la stima della Germania e ricondurre le due nazioni sul piano dell’alleanza“.
L’asse con i tedeschi
Il 12 settembre 1943, Borghese strinse ufficialmente il patto con il Capitano tedesco di vascello Berninghaus. Nel giro di poco tempo, la Decima vide contare tra le sue fila circa 20mila uomini. Il corpo militare era molto attrattivo perché promuoveva un cameratismo diverso tra ufficiali e marinai (dal rancio uguale per tutti alla divisa realizzata con la stessa stoffa) e un sistema di promozioni basate sul campo e non sull’anzianità. La X Mas era apartitica, mantenne la bandiera italiana senza lo stemma dei Savoia e come simbolo aveva una X con un teschio con la rosa in bocca. Il fiore, come voluto dal capitano di corvetta Salvatore Todaro, rappresentava la ‘dolcezza’ della morte avvenuta in combattimento.
I crimini di guerra
Il motto era: “Per l’onore e la bandiera d’Italia” e l’inno fu scritto dalla moglie di Borghese, Dar’ja Vasil’evna Olsuf’eva. La Divisione iniziò ad arruolare anche ex partigiani e Borghese dispose la pena di morte per i disertori. Tuttavia, le autonomie che aveva la Decima fecero credere alle autorità di Salò che Borghese volesse fare un colpo di Stato contro Mussolini e così nel 1944 il Capitano fu arrestato. Questa mossa stava per spingere i membri della X Mas a marciare su Salò. Così, con la mediazione dei tedeschi – che non volevano un conflitto interno alla forza alleata – Borghese fu rilasciato, mentre il Duce licenziò il sottosegretario alla Marina, Ferruccio Ferrini.