"Vespe truccate, anni '60"

50 Special, i 25 anni del tormentone dei Lùnapop: significato e testo della “Volare” di Cesare Cremonini

Attacco fulminante, ritornello trascinante: il successo di una band di giovanissimi e un 17enne consacratosi tra gli autori più prolifici e amati della musica italiana. "Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto". La genesi di quella canzone, la Vespa rossa rubata e ritrovata per caso

Spettacoli - di Redazione Web - 27 Maggio 2024

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COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE
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Sogno di libertà e gioventù in sella, su due ruote. Come Volare, nel blu dipinto di blu sui colli bolognesi, a cavallo del millennio. 50 Special dei Lùnapop, canzone scritta da Cesare Cremonini compie 25 anni. Colonna sonora di un’estate, di una generazione, immancabile ai karaoke, trascinante ed entusiasmante dal vivo. Per alcuni “l’ultimo tormentone del ‘900 e primo evergreen del nuovo millennio”. Sarò trasmessa oggi, 27 maggio, in occasione dei suoi 25 anni di vita, dalle 10:00 alle 12:00 nelle programmazioni radio. Cremonini stesso ha raccontato sulle sue pagine social la genesi di quella canzone e ha mostrato la Vespa rossa che guidava sui colli bolognesi che lo ha ispirato.

Era il 27 maggio del 1999. “Siamo nel momento perfetto, in bilico sulla fune, a cavallo fra due epoche”, ha scritto in un post sui social Cremonini. Ha ricordato l’arrivo di Internet, quello dell’euro, l’ultima partita di Michael Jordan, il secondo titolo mondiale di Valentino Rossi nella classe 250, La vita à bella di Roberto Benigni. “Ed è proprio in quei giorni che, nei negozi di dischi che sono ancora il punto di ritrovo di milioni di giovani del pianeta, esce una nuova canzone di una band di cinque scalmanati ragazzi emiliani che farà da colonna sonora all’estate italiana di un’intera generazione”.

 

 

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Com’è nata 50 Special

Cremonini era uno studente del liceo scientifico Albert Sabin di Bologna. Aveva 17 anni. Ha raccontato che la madre lo scoprì mentre faceva finta di studiare: sotto il libro di Platone c’era quello della patente. Gli rovesciò la chitarra sulle spalle. Rompendola, spezzandola. E lui che si mise al piano. “Vespe truccate, che fanno i novanta. Cappellino in testa e occhiali che fanno molto anni Sessanta”, i primi versi che poi cambiarono. “Ho sempre pensato che il segreto della canzone si nascondesse nelle prime quattro parole. Nell’assenza dell’articolo a introdurle. ‘Vespe truccate/anni sessanta’”. Il testo fu ispirato anche dal romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi. Quella Vespa rossa fu rubata nel 2001 e ritrovata anni dopo.

Il successo di 50 Special e dei Lùnapop

3 minuti e 30 secondi spaccati. A pubblicarla fu la piccola etichetta indipendente Universo, di Roma. Fu inserita nell’album Squeréz?. I Lùnapop erano nati dalla fine di un altro gruppo, i Senza Filtro. Erano Cesare Cremonini, Gabriele Galassi, Alessandro De Simone, Lorenzo Benedetti e Andrea Furlanetto. Al chitarrista Lorenzo Benedetti subentrò Michele Giuliani, ad Andrea Furlanetto il bassista Nicola “Ballo” Balestri – che ancora oggi continua con Cremonini. A suggerire il nome del gruppo il produttore Walter Mameli. Furono scartati alle audizioni per le Nuove Proposte di Sanremo. Quel disco fu il primo e unico della band, pubblicato il 30 novembre 1999, pieno di successi e singoli. Alcuni tradotti anche in inglese e in spagnolo. L’album arrivò in testa alla classifica a giugno 2000, ci rimase per tredici settimane consecutive. Fu il terzo disco più venduto dell’anno in Italia. Diciassette dischi di platino in 23 anni.

Qual è il significato di 50 Special

Cremonini nel 2002 pubblicò il suo primo album da solista, Bagus. A oggi sette in studio, tre dal vivo e tre raccolte: una carriera da big della musica italiana e autoriale. Tutto partito da quei versi ispirati dalla sua Vespa. “Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto – ha scritto su Instagram – , in volo fin dalla prima battuta, come accendere la telecamera in una scena già in movimento, una porta che si apre sulla pista piena di una festa. Per questo il pubblico ai concerti non la canta, la grida, facendo rimbalzare in bocca quelle parole che hanno il profumo del rock’n’roll della fine degli anni 50, la musica da cui proviene tutto. Jerry Lee Lewis era il mio idolo da ragazzino e Great Balls of fire è stata la prima canzone che ho adorato”.

 

 

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27 Maggio 2024

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