Aveva 62 anni
Antonio Russo: chi era l’operaio morto nel cantiere della metro a Napoli: “Doveva andare in pensione a settembre”
La 22esima vittima sul lavoro in Campania dall'inizio del 2024. Aveva 62 anni, era vedovo, di Giugliano in Campania. Altri due operai feriti, uno in codice rosso
News - di Redazione Web
Non andrà in pensione Antonio Russo. Aveva 62 anni, l’operaio morto oggi in un incidente che si è verificato nel cantiere della metropolitana a Capodichino, a Napoli. Lo ha rivelato il segretario del sindacato Dilca Cisl di Napoli, Massimo Sannino, cui la vittima era iscritta. L’ennesima morte sul lavoro a Napoli. È la 22esima vittima morta sul lavoro in Campania dall’inizio del 2024.
Oltre a Russo sono rimasti feriti altri due operai, Michele Pannone, 54 anni, e Salvatore Agliottone, 58 anni. Il primo è ricoverato all’Ospedale del Mare in codice rosso. Erano operai della Sinergo, la società che sta realizzando le nuove fermate della Linea 1 della metropolitana che collegheranno il centro città all’aeroporto. Russo era carpentiere, un operaio molto esperto. Era di Giugliano in Campania. Aveva lavorato tra gli altri cantieri a quello dell’asse mediano e a quello della linea 6 della Galleria di Mergellina.
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Chi era Antonio Russo
Russo era vedovo, aveva perso la moglie anni fa. La figlia è arrivata sul luogo dell’incidente, è stata colta da malore ed è svenuta. Secondo le prime ricostruzioni la vittima era alla guida di un trenino per il trasporto materiali sui binari della tratta Secondigliano-Poggioreale. Il veicolo avrebbe preso improvvisamente velocità e si sarebbe verificato l’impatto. Un terzo operaio ha assistito alla scena, è rimasto lievemente ferito e ha fatto scattare l’allarme.
Russo “era iscritto da decenni alla categoria degli edili della Cisl. Era un lavoratore molto esperto, che ha operato in grandissime aziende e che era stimato da tutti. Tutti ne parlano bene ed era anche un punto di riferimento per noi del sindacato“, ha raccontato Sannino a Il Corriere del Mezzogiorno. Non è escluso che la tragedia si sia verificata a causa di un guasto ai freni.
La strage delle morti sul lavoro
“La tragedia di oggi evidenzia che occorre agire subito di fronte a questa mattanza che non si arresta”, avevano dichiarato subito dopo la tragedia Gianpiero Tipaldi e Massimo Sannino, segretario generale della Cisl Napoli e della Filca Cisl Napoli. “Sindacati e imprese devono essere parte attiva di una strategia di contrasto fatta di controlli, investimenti e formazione per fermare questa lunga scia di sangue”.