Pandemia
AstraZeneca ritira il vaccino anti-Covid, aveva appena ammesso la trombosi come effetto collaterale
L'azienda britannico svedese: "Eccedenza di vaccini aggiornati disponibili". Il siero era stato oggetto di critiche per gli effetti collaterali, anche mortali. Class action in Inghilterra, possibili risarcimenti milionari
News - di Redazione Web
Secondo la motivazione ufficiale perché dall’esplosione della pandemia da SARS-CoV-2, e dall’inizio delle campagne vaccinali, sono stati sviluppati altri vaccini più aggiornati e specifici per le nuove varianti del virus covid-19. Perciò sono calate le domande per il vaccino prodotto da AstraZeneca che a partire da martedì 7 maggio ha cominciato a ritirare le proprie dosi di siero in tutto il mondo. A questo punto appaiono inevitabili le dietrologie che potrebbero sorgere dietro la decisione: il vaccino era stato molto criticato e oggetto di dubbi e perplessità a causa delle reazioni collaterali che aveva causato, incluse alcune morti.
Il siero prodotto dall’azienda britannico-svedese era stato battezzato Vaxzevria. “I nostri sforzi – ha commentato AstraZeneca – sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale”. La società aveva chiesto il ritiro dell’autorizzazione alla commercializzazione lo scorso 5 marzo. Ha parlato di “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”. Al vaccino erano stati attribuiti effetti collaterali che avrebbero provocato coaguli di sangue e problemi circolatori. L’azienda è stata anche citata in giudizio da decine di persone che avevano sofferto e segnalato reazioni avverse. Alcune erano anche morte. E l’azienda a fine aprile aveva ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il vaccino avrebbe potuto causare trombosi come effetto collaterale, comunque raro.
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La causa contro AstraZeneca
La causa era stata intentata contro la casa farmaceutica da decine di famiglie britanniche: almeno 81 i cittadini morti per coaguli dopo il vaccino, 51 i casi citati dall’accusa presso l’Alta Corte britannica. La class action aveva sollecitato compensazioni per 100 milioni di sterline in totale. “Non riconosciamo che la Tts sia causata dal vaccino a livello generico”, la lettera inviata agli avvocati nel maggio scorso dall’azienda. “Ammettiamo che il vaccino di AstraZeneca può causare la Tts in casi molto rari. Il meccanismo causale è sconosciuto”, aveva riconosciuto a febbraio la casa farmaceutica. L’ammissione di fine aprile, secondo media britannici, potrebbe dare il via a risarcimenti multimilionari. Il vaccino era stato sviluppato con l’università di Oxford, il governo si era impegnato a sottoscrivere le spese legali della società.
Le trombosi e AstraZeneca
TTS sta per Thrombosis with Thrombocytopenia Syndrome, sindrome da trombosi con trombocitopenia. Si è verificata, secondo il Guardian, in circa due o tre persone su 100mila vaccinate con Vaxzeviria. L’azienda ha ammesso che il suo vaccino può causare “in casi molto rari” questo tipo di effetto collaterale, che provoca coaguli di sangue e un basso numero di piastrine. L’agenzia Medicine and Healtcare products Regulatory Agency, equivalente britannico dell’italiana Aifa, aggiornando le informazioni sul siero nell’aprile 2021 aveva incluso la possibilità che in casi molto rari potesse causare la sindrome trombocitopenica.
Stessa conclusione da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). L’Ema aveva comunque specificato che i benefici offerti dal siero fossero maggiori degli eventuali rischi, soprattutto maggiori rispetto al contagio di covid-19. I fattori di rischio sembravano più elevati nelle persone più giovani, quindi il siero venne limitato alle persone più anziane.