Clima teso in Germania
Dresda, agguato contro il capolista Spd alle Europee Matthias Ecke: pestato, si segue la pista neo-nazista
Esteri - di Carmine Di Niro
Il clima politico in Germania in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno si fa incandescente. Un segnale, violentissimo, arriva dalla città di Dresda, considerata la “capitale” dell’ultradestra nel Paese.
Qui l’europarlamentare socialdemocratico tedesco (Spd) Matthias Ecke, candidato di punta del partito nella regione Sassonia alle elezioni europee, è stato “aggredito e gravemente ferito” venerdì sera mentre affiggeva manifesti nella città.
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L’aggressione contro Ecke a Dresda
Secondo quanto riferito alla Bild dal segretario dell’Spd in Sassonia, Henning Homan, tre o quattro persone sarebbero spuntate all’improvviso e avrebbero iniziato a insultare lui e alcuni altri militanti dell’Spd che erano impegnati nell’attacchinaggio. Dopo gli insulti a carattere omofobo, sarebbe scattato il pestaggio.
Il 41enne, come riferisce il partito, è stato ricoverato a causa delle ferite riportate e “dovrà essere operato”: avrebbe diverse ossa rotte e ha perso conoscenza dopo il pestaggio.
L’aggressione ai danni di Ecke non è un caso isolato: l’agenzia tedesca Dpa, citando fonti di polizia, riferisce infatti che c’erano già stati tentativi di intimidazione, distruzioni di manifesti e insulti verso militanti che li affiggevano.
Soltanto pochi minuti prima dell’aggressione ai danni di Ecke un gruppo di quattro persone aveva attaccato anche un militante di 28 anni dei Verdi mentre faceva attacchinaggio: gli aggressori lo hanno colpito e preso a calci, ferendolo. Inquirenti stanno seguendo la pista che si tratti degli stessi aggressori dell’europarlamentare della Spd.
Le reazioni politiche
Ovviamente non sono mancate le reazioni politiche. In attesa dell’esito delle indagini per risalire all’identità degli aggressori, dalla Spd si punta il dito contro l’estrema destra. Il partito del cancelliere Olaf Scholz, tramite i suoi leader in Sassonia, parla di “segnale d’allarme impossibile da ignorare per chiunque in questo Paese: la serie di attacchi da parte di criminali contro i militanti di partiti democratici rappresenta un attacco alla fondamenta della nostra democrazia“, parlando di “violenza e l’intimidazione contro i democratici ” come “metodi dei fascisti“.
Il ministro dell’Interno Nancy Faeser, anche lei dell’Spd, ha messo in guardia contro la “nuova dimensione di violenza anti-democratica” nel Paese, mentre il primo ministro del Land di cui Dresda è capitale, Michael Kretschmer, eletto con i conservatori della Cdu, si è detto “scioccato” dell’accaduto, osservando come le aggressione contro gli avversari politici siano qualcosa che rievoca “i periodi più neri della nostra storia“.
Solidarietà è arrivata anche dall’Italia, dalla segreteria del Partito Democratico Elly Schlein: “Diamo la nostra totale solidarietà al collega Matthias Ecke che è stato brutalmente aggredito ieri sera a Dresda e siamo qui anche per dire insieme a tutte le altre forze socialiste, democratiche e progressiste un forte no alla violenza politica e fascista in ogni sua forma, in ogni suo tentativo di intimidire chi si impegna ogni giorno per la politica, come fa il nostro collega come Matthias a cui va il nostro abbraccio e il supporto dell’intera comunità democratica“.