Paura in mattinata
Terremoto a Napoli, due forti scosse ai Campi Flegrei: “Importante sciame sismico, è un inferno”
Scosse avvertite in gran parte della città. Una serie di scosse si erano verificate già ieri sera. La paura nella popolazione
Ambiente - di Redazione Web
Almeno due le forti scosse di terremoto che sono state avvertite a Napoli in mattinata. Da giorni è in corso uno sciame sismico nei Campi Flegrei. In corso di accertamento le verifiche della Protezione Civile per eventuali danni a cose o persone. Le scosse di questa mattina sono state registrate intorno alle 9:45: magnitudo di 3.1 e 3.7. Due terremoti verificatisi a distanza di un paio di minuti uno dall’altro, distintamente avvertiti dalla popolazione. Le scosse sono state avvertite non soltanto nelle zone interessate dal fenomeno del bradisismo ma anche in quartieri come Chiaia, sul Lungomare, nella Zona Ospedaliera, al Vomero oltre che alle zone più prossime come Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta e Pianura.
“I sensori dell’Osservatorio Vesuviano stanno registrando al vulcano Campi Flegrei, dalle ore 09.40 del 14/04/2024, un importante sciame sismico risentito ampiamente in tutta l’area flegrea”, si legge in un comunicato dell’Ingv. Almeno 26 le scosse provocate dallo sciame. Una serie di scosse erano state registrate già ieri sera con epicentro localizzato nella zona del parco archeologico sommerso di Baia e Lucrino e nell’ultimo caso nella zona della Solfatara e Pisciarelli.
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Tantissimi i commenti sui social dopo le scosse. “Fortissima”, scrive un utente. “Un calvario”, un altro ancora. “I Campi Flegrei che, visti i missili, mo s ripiglia tutt’ chell che è ’o suio”, scherza un altro utente citando la serie tv Gomorra. Più drammatici i toni di un altro utente, evidentemente napoletano ma non a Napoli: “Mi ha appena chiamato mamma, le tremava la voce: sono tutti in strada e le scosse continuano. Io sono vicina a tutti i miei compaesani che in questo momento stanno vivendo un inferno e sto pregando affinché finisca presto. State al sicuro e aiutatevi”.
Cosa sono i Campi Flegrei
Campi Flegrei deriva dal greco, significa “campi ardenti”, a segnalare la natura vulcanica dell’area popolata da fumarole – note quelle della Solfatara di Pozzuoli – e acque termali già sfruttate in epoca antica. L’area è include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli. Se il Vesuvio è caratterizzato da un unico edificio vulcanico, i Campi Flegrei sono caratterizzati da diversi centri vulcanici che si trovano all’interno e in prossimità di un’area depressa denominata caldera. Per questa ragione vengono definiti spesso, in via informale, “supervulcano”.
Cos’è il bradisismo
L’area è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, noto anche come risorgenza calderica, causato da gas e fluidi molto caldi. Un movimento lento di sollevamento o di abbassamento del suolo che si verifica in aree vulcaniche ma che non segnala necessariamente l’approssimarsi di un’eruzione. Il suo meccanismo non è stato ancora completamente compreso: secondo la principale ipotesi il magma in profondità rilascia quantità di vapore che riscalda le rocce che dividono il magma dal suolo e causa deformazioni nel terreno, scosse e la fuoriuscita di vapore e gas vulcanici dalle fumarole.
Le crisi bradisismiche
L’area ha fatto registrare due crisi importanti crisi bradisismiche, a inizio anni ’70 e a inizio anni ’80, entrambe accompagnate da intense attività sismiche. Il suolo, nell’abitato di Pozzuoli, ha subito un sollevamento totale massimo di circa 3 metri e mezzo. Dopo le crisi si è protratto un periodo di generale subsidenza fino al 2005 quando è partito un nuovo movimento di sollevamento del suolo che risulta al momento ancora in atto.