La gaffe
Sangiuliano, l’ultima perla del ministro: “Quando pensiamo a Londra pensiamo a Times Square”
Il lapsus durante la presentazione della nuova passeggiata archeologica di Roma
Cultura - di Redazione Web
“Quando pensiamo a Londra pensiamo a Times Square”. Parole e musica del ministro della Cultura del governo Meloni, Gennaro Sangiuliano. Non certo la prima perla del ministro-giornalista, si presume non l’ultima a giudicare l’andazzo a partire dalla nomina nell’autunno del 2022. Una gaffe esilarante, un lapsus destinato a riempire i feed dei social, proprio com’era successo in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Strega dell’anno scorso – “Proverò a leggerli” – e come quando sui social, nella sua rubrica “Il libro del giorno”, aveva consigliato un suo libro.
La perla è arrivata durante la presentazione della nuova passeggiata archeologica di Roma. Sangiuliano stava rispondendo alla domanda di un giornalista dela rivista Time. “Roma ha tanti siti meravigliosi ma e noi dovessimo pensare a un luogo iconico di questa grande capitale è proprio l’area dei Fori Imperiali e del Colosseo. Quando uno pensa a Parigi, pensa agli Champs Elysées e all’Arco di Trionfo. Quando uno pensa a Londra pensa a Times Square. Questa è l’area che forse più di altre identifica la città di Roma, è chiaro che dobbiamo avere una grande cura di quest’area”. Peccato che Times Square si trovi a New York.
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“Quando pensiamo a Londra pensiamo a Times Square…” Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura. pic.twitter.com/qFvG10lFbV
— Alekos Prete (@AlekosPrete) April 3, 2024
La gaffe al Premio Strega
Luglio, 2023. Al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma e in diretta su Rai3 andava in scena la serata finale del Premio Strega, la 77esima edizione. Sangiuliano era presente, nella veste di giurato degli Amici della Domenica. “Ho ascoltato le storie che sono espresse in questi libri finalisti, sono tutte storie che ti prendono, che ti fanno riflettere, ecco, proverò a leggerli”. Sollecitato dalla presentatrice Geppi Cucciari il ministro aveva provato a cavarsela. “Sì li ho letti, perché ho votato, però voglio, come dire, approfondire questi volumi”. Battuta servita su un piatto d’argento a Cucciari. “Cioè oltre la copertina, dentro”
Il siparietto era diventato virale. Appena qualche giorno dopo un’altra performance che si era fatta notare sui social. Nella sua rubrica sui social, “il libro di oggi”, tramite cui il ministro aveva consigliato opere come Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, i saggi su Benedetto Croce, la biografia di Curzio Malaparte di Maurizio Serra, il saggio La civiltà dell’Occidente medievale di Jacques Le Goff, Sangiuliano consigliava Giuseppe Prezzolini – L’anarchico Conservatore, edito da Mondadori e scritto dallo stesso Sangiuliano.
Come poteva essere prevedibile i social si erano scatenati in una sorta di gara di ironia. “Qui il profilo parody si è superato”, scriveva uno. “Questo forse lo ha letto”, osservava un altro. “Seguitelo per altri consigli disinteressati”, scherzava un altro. “Curioso, lo scrittore si chiama come lei!”, sferzava sardonico un altro. “Occhio: l’autoerotismo è malvisto dalla Roccella”, chiosava un altro ancora. Stesso canovaccio dopo la gaffe su Times Square. “Quando pensiamo a New York pensiamo a Piccadilly Circus …”, ha scritto un utente. “Io quando penso a Barcellona penso alla piramide di Giza”, ha scherzato un altro. C’è anche qualcuno che concede il lapsus: “Voleva dire Trafalgar Square e gli è uscito Times Square”.