La guerra Israele-Palestina

Netanyahu a Blinken: “Entreremo a Rafah con o senza sostegno Usa”

Cina e Russia brandiscono il diritto di veto contro risoluzione Usa al Consiglio sicurezza dell’Onu che parlava esplicitamente di cessate il fuoco

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

23 Marzo 2024 alle 18:30 - Ultimo agg. 24 Marzo 2024 alle 20:15

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Netanyahu a Blinken: “Entreremo a Rafah con o senza sostegno Usa”

Cina e Russia che brandiscono il diritto di veto per opporsi ad una risoluzione Usa al Consiglio di Sicurezza che per la prima volta dall’inizio della guerra di Gaza parlava esplicitamente di cessate il fuoco. È la debacle della diplomazia internazionale.

Netanyahu a Blinken: “Entreremo a Rafah con o senza sostegno Usa”

Benjamin Netanyahu ha detto ad Antony Blinken che Israele deve entrare a Rafah e lo farà con o senza il sostegno degli Usa. Lo ha reso noto lo stesso premier israeliano in un video che ha pubblicato dopo il colloquio con il segretario di Stato a cui ha ribadito «che apprezziamo profondamente il fatto che per oltre cinque mesi siamo fianco a fianco nella guerra contro Hamas».

«Gli ho detto che riconosciamo la necessità di evacuare la popolazione civile dalla zona di guerra e ovviamente gestire le necessità umanitarie e stiamo lavorando questo», ha detto ancora il premier.

«Gli ho anche detto che non abbiamo un modo per sconfiggere Hamas senza entrare a Rafah e eliminare i battaglioni rimasti lì – ha poi concluso – e poi gli ho detto che spero che noi lo faremo con il sostegno dell’America, ma, se sarò necessario lo faremo da soli».

Blinken: «L’attacco a Rafah non aiuta Israele, rischierebbe di isolarlo»

Gli Stati Uniti appoggiano gli obiettivi di Israele di sconfiggere Hamas e garantire una sicurezza a lungo termine «ma un’ampia operazione militare di terra a Rafah non è il modo di farlo». Lo ha detto Antony Blinken parlando con i giornalisti al termine della sua missione in Israele.

«Si rischierebbe di uccidere altri civili, si rischia di mettere a rischio la fornitura di assistenza umanitaria – ha aggiunto il segretario di Stato Usa – e si rischia di isolare ulteriormente Israele nel mondo e di minare la sua sicurezza a lungo termine e la sua posizione internazionale».

Veto di Russia e Cina alla risoluzione Usa all’Onu su Gaza

Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che «determina l’imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria». Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l’Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana.

Macron vuole convincere Russia e Cina su risoluzione Onu

La Francia lavorerà con la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti per convincere Russia e Cina a sostenere una risoluzione delle Nazioni Unite per un cessate-il-fuoco a Gaza dopo che i due Paesi hanno bloccato un testo degli Stati Uniti. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron.

«Dopo il veto russo e cinese di pochi minuti fa, riprenderemo i lavori sulla base del progetto di risoluzione francese in seno al Consiglio di sicurezza e lavoreremo con i nostri partner americani, europei e arabi per raggiungere un accordo», ha affermato Macron durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

Unrwa: “La situazione al Nord di Gaza è più che disperata”

La situazione nel Nord di Gaza è “più che disperata”. È quanto sostiene in un post sul social X l’agenzia Onu per il soccorso ai rifugiati palestinesi (Unrwa), precisando che il suo staff ha visitato l’ospedale Kamal Adwan nella zona devastata. “Sono stati consegnati carburante e forniture mediche, ma gli aiuti sono solo un rivolo. Il cibo deve raggiungere il nord ora per evitare la carestia”, ha aggiunto l’Unrwa

Il ministero della Sanità di Hamas: «Superati i 32 mila morti»

Secondo il ministero della sanità di Hamas, è salito a 32.070 morti e 74.288 feriti il bilancio di vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.

23 Marzo 2024

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