Il Quirinale
Suicidi in carcere, Mattarella al governo e al Parlamento: “Servono provvedimenti urgenti”
Finalmente il Presidente della Repubblica ha parlato del sistema penitenziario: toccato anche l'argomento dell'assistenza sanitaria
Giustizia - di Redazione Web
La presidenza della Repubblica s’è desta! Finalmente arrivano le parole di Sergio Mattarella sulla tragedia dei suicidi in carcere. “Un elemento prioritario è l’esigenza di assistenza sanitaria nelle prigioni, che è una esigenza diffusa ampia, indispensabile. È fondamentale che si affronti rapidamente questo aspetto. Il numero dei suicidi nelle carceri dimostra che servono interventi urgenti. È importante e prioritario affrontare il problema immediatamente e con urgenza. Tutto questo va fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione, per rispetto di chi negli istituti carceri è detenuto e per chi vi lavora”.
Suicidi in carcere: le parole di Mattarella
L’occasione per il Presidente della Repubblica, c’è stata durante un ricevimento al Quirinale della polizia Penitenziaria. Intanto, sul dramma delle carceri italiane, si sono espressi anche Maurizio Turco e Irene Testa, rispettivamente Segretario e Tesoriere del Partito Radicale, da sempre impegnato sulla battaglia per una giustizia giusta: “Il sovraffollamento strutturale, i malati psichiatrici e non, ristretti e non curati adeguatamente, il carcere preventivo, gli ergastoli bianchi, i tanti, troppi suicidi, i pestaggi, come quello di Foggia, sono la cifra della strage di diritto e di vite umane che si consuma nelle carceri italiane. Strage che è di Stato, nelle mani del quale le persone detenute e detenenti sono affidati“.
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Cosa ha detto Mattarella sui suicidi in carcere
Ha invece affermato Andrea Ostellari, sotto Segretario alla Giustizia: “Per affrontare il sovraffollamento siamo contrari a svuotacarceri o sconti di pena. Siamo favorevoli a percorsi dedicati alternativi in grado di prestare cura a soggetti problematici che oggi in carcere creano più problemi che vantaggi. La sovrappopolazione carceraria viene affrontata non con svuotamenti o sconti di pena, ma con percorsi alternativi dedicati. Una visione questa che è volta anche a limitare il numero eccessivo di suicidi. Se si alleggerisce il peso che oggi c’è all’interno degli istituti, con percorsi diversi, si agisce anche sui suicidi, fenomeno che stiamo cercando di combattere e di risolvere“.