L'operazione all'ileo

Cosa è l’ileostomia, le voci sull’intervento di Kate Middleton: quali malattie la rendono necessaria, cause e sintomi

Salute - di Redazione Web

18 Marzo 2024 alle 13:11

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Kate, Princess of Wales smiles as she speaks to a woman during her visit to Sebby’s Corner in north London, Friday, Nov. 24, 2023. The Royal Foundation Centre for Early Childhood to provide support to families with young children in the run up to Christmas. Sebby’s Corner was formed in January 2021 and provides items to families in need across Barnet, Hertfordshire and London. (AP Photo/Frank Augstein, Pool) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain
Kate, Princess of Wales smiles as she speaks to a woman during her visit to Sebby’s Corner in north London, Friday, Nov. 24, 2023. The Royal Foundation Centre for Early Childhood to provide support to families with young children in the run up to Christmas. Sebby’s Corner was formed in January 2021 and provides items to families in need across Barnet, Hertfordshire and London. (AP Photo/Frank Augstein, Pool) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Le ipotesi su cosa sia successo alla principessa Kate Middleton continuano a moltiplicarsi con il passare dei giorni e il perpetrarsi del silenzio della Royal Family. Una nuova teoria ora balza alle cronache: Secondo la blogger americana Jessica Reed Kraus, considerata molto attendibile, Kate Middleton ha subito una ileostomia, un intervento chirurgico all’intestino e starebbe affrontando la difficile convalescenza con un sacchetto. Un intervento non semplice soprattutto per superare il post operatorio. Motivo per il quale ci sarebbe una spasmodica richiesta di discrezione. Che cos’è l’ileostomia e quali sono le malattie che comportano la necessità di questo intervento? Da questa notizia è iniziata la corsa sul web a capire cosa abbia avuto la principessa del Galles dopo la notizia di un intervento all’addome e una prima ipotesi che la principessa si sarebbe sottoposta a una isterectomia.

Cos’è l’Ileostomia, l’intervento e il lungo post operatorio

“L’ileostomia è il risultato di un intervento chirurgico che prevede la deviazione all’esterno di un tratto dell’intestino tenue (ileo) attraverso un’apertura realizzata chirurgicamente sulla parete addominale”, si legge su un opuscolo realizzato dall’Associazione Tecnico Scientifica di Stomaterapia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico (A.I.O.S.S.) destinato a tutte le persone che subiscono un’ileostomia.

“La parte terminale dell’ileo portata all’esterno viene suturata alla cute addominale – continua l’opuscolo – di norma la sua collocazione è nella porzione inferiore dx dell’addome. In questo caso viene escluso il passaggio delle feci attraverso il colon ed il retto, ed è elusa la funzione di assorbimento dei liquidi presenti nel materiale intestinale. In particolare nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico le feci emesse dall’ileostomia sono liquide/semiliquide e irritanti per la cute, la loro fuoriuscita sarà pressoché continua. L’ileostomia essendo priva di sfintere (muscolo che ha la funzione di mantenere la continenza) non può controllare volontariamente la fuoriuscita dei gas intestinali e delle feci. Sarà quindi necessario utilizzare un dispositivo di raccolta da applicare sulla cute circostante la stomia che sceglierà in collaborazione con l’infermiere Stomaterapista”.

Cause e sintomi dell’ileostomia

Sempre sullo stesso opuscolo si legge: “È necessario ricorrere al confezionamento di un’ileostomia quando una patologia infiammatoria o tumorale dell’apparato intestinale richiede un intervento chirurgico che presuppone la deviazione delle feci all’esterno tramite la stomia per un periodo temporaneo o definitivo. In molti casi rappresenta l’unica soluzione per poter curare la malattia, per questo motivo avere un’ileostomia non deve essere considerato ‘un problema’ ma ‘la risoluzione di un problema’, anche se può causare qualche difficoltà. L’ileostomia è costituita da una mucosa rosea e non dolente.

Ileostomia temporanea

L’Ileostomia può essere anche un processo a tappe per altri interventi chirurgici. Vi sono casi in cui l’ileostomia è temporanea o inserita all’interno di una serie di più interventi.

Ileostomia e la sacca di feci: l’operazione cambia la vita?

Dopo l’Ileostomia resta necessario raccogliere le feci in un sacchetto trasparente attaccato alla cute. Dopo l’intervento la sacca va sostituita ogni 2 o 3 giorni. “Il dispositivo costituisce la soluzione che permette la raccolta delle feci che fuoriescono dall’ileostomia. Solitamente quello da utilizzare è dotato di sacca a fondo aperto in quanto le feci, in particolare nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico, sono abbondanti e la loro consistenza è semiliquida. Questo tipo di sacca permette lo svuotamento senza ricorrere al cambio troppo frequente del dispositivo applicato”. Questi “sacchetti” sono fatti per poter consentire a chi li porta docce e bagni perché sono impermeabili.

Sempre sul l’opuscolo si legge che, nonostante possa sembrare molto invasivo, portare il dispositivo non cambia la vita. “Trascorso poi il periodo di convalescenza, avere un’ileostomia non impedisce la ripresa di attività sociali, affettive e lavorative e salutari abitudini di vita quotidiana. Sul fronte dell’abbigliamento, per esempio, non vi sono limitazioni particolari: grazie a dispositivi di raccolta con dimensioni ridotte e dal profilo piatto, è possibile indossare qualsiasi tipo di abito, incluso il costume da bagno. È tuttavia sconsigliato l’uso di cintura se l’abito indossato prevede che sia collocata in coincidenza della zona in cui vi è la stomia, per non causare traumi e sanguinamento”.

Quali malattie rendono necessaria l’Ileostomia

L’Ileostomia spesso rappresenta l’unico rimedio per una serie di malattie. Al di là dei tumori le malattie potrebbero essere varie. Di seguito alcuni casi in cui può essere necessario ricorrere all’Ileostomia.

Colite ulcerosa

Si tratta di una forma di colite, ovvero una malattia dell’intestino crasso o del colon che include ulcere caratteristiche, o piaghe aperte, nel colon. Si ricorre all’ileostomia nel caso di una forma cronica su cui la terapia farmacologica non abbia avuto successo.
Morbo di Crohn
Il morbo di Crohn è un tipo di malattia infiammatoria intestinale (IBD) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano. In questo caso, l’ileostomia viene consigliata se la dieta, lo stile di vita e i farmaci non alleviano i sintomi dolorosi e a volte debilitanti.

Poliposi familiare del colon (FPC)

Una condizione ereditaria caratterizzata dallo sviluppo di numerosi polipi nell’intestino crasso e nel retto, che possono diventare maligni nel tempo. Il medico suggerisce l’ileostomia se altre opzioni chirurgiche non sono fattibili, o se il retto o l’ano sono danneggiati.

Difetto congenito, presente alla nascita

L’ileostomia può rivelarsi necessaria quando a un neonato viene diagnosticato un difetto intestinale alla nascita.

Chi è lo stomaterapista, l’infermiere esperto della cura dopo l’Ileostomia

Come detto, il post operatorio di chi si sottopone all’Ileostomia è molto duro. Lo stomaterapista è un infermiere esperto di questo tipo di operazioni, prima e dopo l’intervento chirurgico. E’ questa la figura professionale che può dare indicazioni su come gestire tutti gli aspetti di cura della stomia, può organizzare un piano assistenziale e riabilitativo personalizzato, e può dare tutte le informazioni utili per prevenire le possibili complicanze del complesso stomale e, qualora si manifestassero, se ne può occupare per risolverle.

18 Marzo 2024

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