Si allungano i tempi
Ponte sullo Stretto, il progetto frenato dal comitato tecnico scientifico: 68 criticità, altra grana per Salvini
News - di Carmine Di Niro
Per Matteo Salvini è un periodo nero. Il leader della Lega, già scottato dai risultati magrissimi delle elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo, in rotta con gli alleati di governo sul terzo mandato per i governatori, ipotesi bocciata da Fratelli d’Italia e Forza Italia, deve ora fare i conti con nuove magagne sul ponte sullo Stretto di Messina, “opera chiave” del Ministero delle Infrastrutture guidato dallo stesso Salvini.
I tempi di apertura dei cantieri, che Salvini aveva promesso entro l’estate, così da consegnare l’infrastruttura in cinque anni, appaio al momento come un miraggio.
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I dubbi del comitato tecnico scientifico sul progetto del ponte sullo Stretto
I problemi per Salvini, che del ponte sullo Stretto ha fatto una bandiera, arrivano dalla relazione scritta dal comitato tecnico scientifico che deve esaminare il progetto definitivo dell’infrastruttura. Il comitato, nominato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso settembre e vede al suo comando il professore Alberto Prestininzi, ha dato un parere positivo all’opera nel suo complesso, ma ha messo nero su bianco un lungo elenco di “raccomandazioni”, ben 68, che non consentiranno alla tabella di marcia del Ministero di procedere come previsto.
Le 68 segnalazioni del comitato
Nelle 51 pagine di relazione vi sono 68 segnalazioni di “mancanze” o criticità sul progetto definitivo presentato dal consorzio Eurolink, che costerà allo Stato italiano 13,5 miliardi di euro a cui va aggiunto un miliardo di euro per le cosiddette opere accessorie.
Quattro, come riferisce Repubblica, le maggiori criticità rilevate in merito all’opera che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia: le nuove verifiche da effettuare per esaminare “la robustezza della struttura del Ponte in maniera più ampia”; lo svolgimento di “analisi non lineari dell’impalcato soggetto a vento turbolento”, dato che la valutazione adottata dal piano definitivo del 2011 “deve essere aggiornata”; nuovi controlli sulla sismicità e sul rischio terremoti “di fronte a sismi elevati che si sono verificati di recente nel mondo”; aggiornamenti delle analisi strutturali per esaminare scenari di funzionalità anche nel caso di eventi estremi; chiarimenti sull’utilizzo di nuovi materiali e su dove sarà reperito l’acciaio necessario per le nuove norme in materia di elasticità.
L’esposto in Procura e la battaglia Bonelli-Ciucci
Sullo sfondo dei rilievi manifestati dal comitato tecnico scientifico c’è poi la battaglia politico-giudiziaria portata avanti dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Angelo Bonelli, che contro l’opera ha già presentato un esposto in Procura a Roma, che verrà integrato con la relazione del comitato.
Un progetto che secondo Bonelli “andava bocciato e rifatto uno nuovo. La relazione demolisce l’aggiornamento del progetto e dimostra la fretta della politica rispetto alle norme”.
Da parte sua la società Stretto di Messina, tramite il suo presidente Pietro Ciucci, ha assicurato l’affidabilità delle integrazioni al progetto definitivo.