Il ct
Sarri si è dimesso: perché l’allenatore ha lasciato la Lazio, la decisione a sorpresa dopo Lazio-Udinese
La decisione dopo il duro ko in casa, Lotito aveva ordinato il ritiro. "Se non mi volete più, parlate chiaro". I nomi per i possibili successori e traghettatori
News - di Redazione Web
L’allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha presentato le sue dimissioni al centro sportivo di Formello. La notizia ha preso a circolare come indiscrezione nel primo pomeriggio prima che venisse confermata da tutti i media. Il Presidente Claudio Lotito aveva ordinato la scorsa notte il ritiro della rosa, che è stato confermato. Stando ad alcune ricostruzioni giornalistiche, il presidente era sceso negli spogliatoi dopo l’inaspettato ko di ieri sera contro l’Udinese. “La realtà ora dice che nel mirino dei tifosi c’è anche Sarri oltre che la dirigenza”, scriveva Il Messaggero.
La decisione di Sarri è maturata dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato e Champions League. Lunedì sera la Lazio aveva perso in casa contro l’Udinese – 1 a 2 – il dodicesimo ko in questo campionato, il peggior risultato dal 2009/2010, una stagione finita col dodicesimo posto. Al momento la Lazio è al nono posto in classifica, l’Europa è lontana. Il Messaggero aveva scritto che il tecnico aveva chiesto allo spogliatoio dopo la gara: “Se non mi volete più, parlate chiaro”.
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Tuttomercatoweb questa mattina scriveva di un colloquio chiarificatore tra il tecnico e la società. Sarri aveva un contratto fino a giugno 2025. Il suo ingaggio peserebbe alla società per nove milioni di euro lordi sulle case del club. Il Corriere dello Sport ha scritto delle possibilità di Igor Tudor e Miroslav Klose. Cittaceleste.it riporta il nome dell’ex tesserato e attaccante Tommaso Rocchi come sostituto e traghettatore.
Chi è Maurizio Sarri
Sarri era arrivato sulla panchina della Lazio nel giugno del 2021. La sua esperienza precedente, durata soltanto una stagione, era stata alla Juventus, con cui aveva vinto il campionato di Serie A nel 2019/2020, senza che mai esplodesse il feeling con la tifoseria né con la dirigenza. Era esploso anni prima a Napoli, con cui aveva sfiorato il terzo Scudetto. Si era confermato in Premier League al Chelsea con cui aveva vinto un’Europa League. Ha guidato la squadra per 137 partite ufficiali: 65 vittorie, 30 pareggi e 42 sconfitte. 204 gol fatti e 159 quelli subiti, 225 punti raccolti in totale, 1,64 a partita. La scorsa stagione la Lazio era arrivata a sorpresa seconda in classifica, conquistando un’inaspettata qualificazione in Champions League.