Verso il voto
Elezioni in Abruzzo 2024: sondaggi, candidati, orari, spoglio, come si vota, partiti
Domenica elettorale per l’Abruzzo, secondo banco di prova per i partiti in vista delle Europee. In campo Marsilio e D’Amico: niente ballottaggio o voto disgiunto, vince chi prende più voti
È il secondo grande appuntamento elettorale dell’anno in Italia dopo la Sardegna, dove a sorpresa è arrivata la vittoria di Todde e dell’alleanza Pd-M5S. È l’Abruzzo il secondo banco di prova in vista del voto più atteso, quello delle Europee di giugno.
Una sfida uno contro uno. Solo solo due i candidati in campo per la Regione: da una parte Marco Marsilio e dall’altra Luciano D’Amico. Il primo è governatore uscente della Regione, un fedelissimo della premier Giorgia Meloni che si gioca moltissimo nella partita abruzzese dopo aver imposto e perso in Sardegna il suo uomo, Paolo Truzzu. Dall’altra parte va registrato invece un “campo larghissimo” che riunisce di fatto tutti i partiti di opposizione al governo Meloni a sostegno di D’Amico.
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Chi sono i candidati alle elezioni in Abruzzo
Partiamo dallo “sfidante”. Luciano D’Amico, 64 anni, è stato rettore dell’Università di Teramo. Sulla sua candidatura c’è stata ampia convergenza: sostenuto in primo luogo dal Partito Democratico, per lui sono scesi in campo anche Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, la lista personale “Abruzzo insieme-D’Amico presidente” e “Riformisti e civici”, che al suo interno comprende Italia Viva con il simbolo “Abruzzo Vivo”.
Figlio di contadini, nato nel teatino a Torricella Peligna, residente a Pescara, D’Amico è laureato in Economia all’Università di Chieti e Pescara. Dal 2013 al 2018 è stato rettore dell’Università di Teramo. Dal 2014 è stato manager dei trasporti regionali, l’azienda Autolinee regionali pubbliche abruzzesi dal 2015 è stata accorpata nella Società Unica Abruzzese di trasporto. Si era già candidato alle regionali del 2019 come consigliere alla provincia di Teramo, ma non venne eletto.
Governatore uscente e ricandidato per un secondo mandato, il 56enne Marco Marsilio cerca una seconda affermazione in Abruzzo. Eletto per la prima volta nel 2019, diventando il primo presidente di regione appartenente a Fratelli d’Italia, è stato anche deputato per il il Popolo della Libertà dal 2008 al 2013 e in seguito senatore di Fratelli d’Italia dal 2018 al 2019. È sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, ma anche dall’Udc e dalla lista civica personale “Marsilio presidente”.
Come si vota alle elezioni regionale in Abruzzo
Per votare saranno necessari come sempre tessera elettorale e documento di riconoscimento. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica 10 marzo.
A differenza della Sardegna, dove è risultato decisivo per la vittoria di Todde, in Abruzzo non è possibile il voto disgiunto, ovvero il voto per un candidato presidente e per una lista non collegata. In Abruzzo inoltre non è previsto il secondo turno o ballottaggio: vince il candidato presidente che ottiene più voti, a prescindere dal risultato.
Le liste che ottengono meno del 2 per cento dei voti validi e che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 4 per cento non eleggono invece nessun consigliere. Le liste che corrono da sole non eleggono consiglieri se ottengono meno del 4 per cento.
In Abruzzo lo spoglio dei voti inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, ossia dalle ore 23 del 10 marzo: in Sardegna, con non poche polemiche per i tempi lunghissimi, lo spoglio era iniziato alle sette del mattino del giorno seguente alla chiusura dei seggi.