Enna
Violenza sessuale su minore, prete condannato a 4 anni e 6 mesi: la Curia che ha “insabbiato” e la lettera a Papa Francesco
Il parroco condannato anche all'interdizione perenne dall'insegnamento scolastico e per cinque anni dai pubblici uffici. All'epoca dei fatti denunciati era seminarista. L'intercettazione con il vescovo: "Il problema è anche mio"
Cronaca - di Redazione Web
Prima la lettera a Papa Francesco, quindi la denuncia al vescovo e l'”investigatio previa”, infine la denuncia alla polizia. Don Giuseppe Rugolo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi dal tribunale di Enna per violenza sessuale aggravata a danno di minori. Un’inchiesta scattata dopo la denuncia di un giovane, oggi 30enne, che aveva raccontato alla squadra mobile di Enna le violenze subite dal 2009 al 2013, quando era minorenne. Agli atti dell’inchiesta anche un’intercettazione tra l’imputato e il vescovo in cui il presule avrebbe affermato: “Il problema è anche mio, perché io ho insabbiato questa storia. Pazienza, vedremo come poterne uscire…”.
A denunciare il sacerdote un uomo che all’epoca delle violenze contestate aveva 15 anni. Era un ragazzino che frequentava la parrocchia di San Giovanni Battista a Enna. Don Rugolo, che oggi ha 42 anni, all’epoca era seminarista. Secondo le denunce gli abusi sarebbero continuati anche dopo l’ordinazione a sacerdote. L’uomo, prima di denunciare alla polizia, aveva scritto una lettera a Papa Francesco. Nel 2018 la denuncia al vescovo della diocesi di Piazza Armerina Rosario Gisana, che aveva aperto una “investigatio previa”.
- Violenza di gruppo a Catania, il terribile racconto della 13enne stuprata dal branco: 7 fermati, 2 minori
- Bimba di 6 anni violentata in vacanza, arrestato l’animatore 33enne: “Perché lavorava con i minori?”
- Altro stupro di gruppo, 14enne abusata nel centro sportivo abbandonato: “Erano in 7, 2 minori”
- Stupro di gruppo a Palermo, sui social è caccia al video della violenza: “Pago bene per averlo”
La proposta di risarcimento
Il Procedimento era arrivato al tribunale ecclesiastico, al Dicastero della Dottrina della Fede, al vescovo Gisana che secondo le carte dei giudici, riportate dall’ANSA, avrebbe offerto alla famiglia del giovane 25mila euro in contanti, prelevati dalle casse della Caritas, come “borsa di studio”. La trattativa sarebbe saltata perché l’uomo che aveva denunciato avrebbe preteso nella causale la dicitura: “Risarcimento danni“. Alla fine del 2019 Rugolo era stato trasferito da Enna a Ferrara, perché “gravemente malato”. L’uomo aveva denunciato tutto alla polizia nell’ottobre del 2020.
La sentenza di Enna
La sentenza del Tribunale è arrivata dopo otto ore di camera di consiglio. Il dispositivo è stato letto dal presidente del tribunale Francesco Pitarresi nel corso di una udienza a porte aperte dopo che tutto il processo era stato celebrato a porte chiuse. Rugolo è stato condannato anche all’interdizione perenne dall’insegnamento scolastico e per cinque anni dai pubblici uffici. I giudici hanno dichiarato responsabile civile la Curia di Piazza Armerina, con danni da quantificare e liquidare in separata sede. Il processo si è snodato per 22 udienze, ascoltati 53 testimoni.
L’imputato aveva denunciato per diffamazione oltre lo stesso ragazzo che lo aveva denunciato e quattro giornalisti che hanno seguito la vicenda giudiziaria e Francesco Zanardi, presidente di “Rete l’Abuso” che si occupa di violenze da parte del clero. Non è chiaro se l’accusato presenterà ricorso contro la sentenza di primo grado, quindi non definitiva.