L'addio ad un maestro

È morto Paolo Taviani, col fratello Vittorio maestro del cinema “impegnato”: la scomparsa a 92 anni per la malattia

Cinema - di Redazione - 29 Febbraio 2024

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Paolo Taviani
Paolo Taviani

Nel 2018 il cinema italiano aveva perso il fratello Vittorio, oggi se ne va Paolo. È morto a Roma a 92 anni, dopo una breve malattia, il regista e sceneggiatore Paolo Taviani. Originario di San Miniato in provincia di Pisa, ha lavorato per anni in coppia con il fratello Vittorio, regalando al cinema italiano autentici capolavori come “Kaos”, “Padre padrone”, “Allonsanfàn” e “Cesare deve morire”.

Paolo Taviani è scomparso oggi presso la clinica villa Pia di Roma, dopo una breve malattia. Accanto a lui fino all’ultimo la moglie Lina Nerli, costumista di fiducia dei due fratelli registi e di tanti altri film, e i figli Ermanno e Valentina.

Lunedì 4 marzo ci sarà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio a Roma, dalle 10 alle 13.

Taviani maestri del cinema “impegnato”

Assieme al fratello Vittorio, scomparso il 15 aprile del 2018, Paolo ha costituito una delle più iconiche coppie artistiche del cinema italiano, da veri e propri maestri del cinema cosiddetto “impegnato”. Nella sua lunga carriera Paolo e Vittorio hanno vinto i più importanti riconoscimenti e premi cinematografici italiani ed europei.

L’ultimo lavoro di Paolo Taviani risale al 2022, quando, quattro anni dopo la morte di Vittorio, è uscito il film “Leonora addio”, che si ispirava al racconto ‘Il chiodo’ di Luigi Pirandello.

Con i loro film, ispirati per la maggior parte dalla letteratura, i Taviani hanno reinterpretato la cifra del Neorealismo ‘classico’ in una chiave realista e idelogica.

I grandi successi e i riconoscimenti

“I sovversivi” del 1967 è il primo lavoro autonomo diretto da Paolo e Vittorio, a cui segue due anni dopo “Sotto il segno dello scorpione”, con protagonista Gian Maria Volonté, che diventa il primo loro grande successo. Il primo riconoscimento internazionale è nel 1977, quando vincono la Palma d’oro a Cannes con “Padre padrone”, mentre nel 1982 “La notte di San Lorenzo” si aggiudica il gran premio speciale della giuria a Cannes e diventa il loro lavoro più celebre.

Nel 1986 vincono il Leone d’Oro alla carriera a Venezia, mentre l’ultimo grande riconoscimento internazionale è del 2012 quando, con “Cesare deve morire”, conquistano l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il David di Donatello per il miglior film e il David di Donatello per il miglior regista.

Taviani aveva annunciato di recente il progetto di un nuovo film dal titolo “Il canto delle meduse“, con Kasia Smutniak, come attrice protagonista. La pellicola sarebbe stata ambientata durante la pandemia di Covid-19, intrecciando quattro racconti legati alla traiettoria narrativa della pandemia. Tra le vicende raccontate spicca quella di Valeria, una donna che, prima di morire a causa del Covid-19, esprime alle sue amiche il forte desiderio di essere sepolta da sola, e non nella tomba di famiglia insieme al marito che odia da sempre

di: Redazione - 29 Febbraio 2024

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