Lo scudo di Truzzu per Meloni
Sardegna, Todde eletta Presidente alla guida del “campo giusto” Pd-M5S: “Risposta dei sardi ai manganelli”
Vince il campo largo, l'unione tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Resa dei conti a destra: scintille tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Renato Soru fuori dal Consiglio regionale
Politica - di Redazione Web
È una sfida che si chiude al fotofinish con la vittoria di Alessandra Todde che la candidata del centrosinistra annuncia nel corso di una breve conferenza stampa con un concetto semplice: “sono la prima presidente donna della Sardegna“. Il centrosinistra esulta con Giuseppe Conte, Elly Schlein, ma anche Stefano Bonaccini. “La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. È la prima presidente di regione del M5s, la prima donna alla guida della Sardegna. È una giornata indimenticabile“, afferma il leader dei 5 stelle seguito dal commento entusiasta della segretaria dem: “cambia il vento, c’era chi non scommetteva neanche che arrivassimo fino a qui. Sono molto emozionata perché, come dice Alessandra, quella che si profila, stiamo aspettando fiduciosi gli ultimi dati, è una vittoria dei sardi anzitutto“.
Il dato finale è a un passo e Todde è in vantaggio su Paolo Truzzu con una esigua percentuale, meno di mezzo punto e circa 2mila voti “reali”: lo scrutinio procede con lentezza esasperante e il risultato definitivo, con i decimali, non è ancora arrivato dopo oltre 24 ore.
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Mancano infatti venti sezioni all’appello, con Todde avanti col 45,4% dei voti e Truzzu fermo al 45%. Più indietro Renato Soru, l’ex governatore Dem che si è candidato da indipendente in aperto dissenso proprio con l’ex partito, che avevo scelto di non tenere le primarie e candidare la pentestellata Todde. Soru che, attestandosi all’8,6%, non entrerà neanche in Consiglio regionale: serviva infatti almeno il 10 per cento nel voto di lista per eleggere i propri rappresentanti.
I malumori nel centrodestra
Anche i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni parlano di “vittoria straordinaria“. Si complimenta il presidente Dem Stefano Bonaccini che applaude anche la segretaria dem. Che il vento non fosse comunque sfavorevole a Todde lo si era capito dalla mattina, con l’arrivo dei primi dati ufficiali che la davano in netto vantaggio sull’avversario di centrodestra. Poche sezioni, è vero, ma un distacco inaspettato che ha provocato da subito le dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza di governo per cercare di parare il colpo: “Paghiamo il fatto che forse in cinque anni non abbiamo governato proprio brillantemente“, aveva detto a caldo il deputato di FdI Salvatore Deidda, pronto però, poco dopo, a correggere il tiro: “Stanno arrivando nuovi dati che stanno modificando i primi. Stiamo vincendo in molte sezioni dell’hinterland cagliaritano, nel Sarrabus, nell’Oristanese, in Gallura, nel Sassarese. Non abbiamo mai ritenuto che fosse una passeggiata o una vittoria scontata per noi, si sta invece profilando un testa a testa“.
Elezioni Regionali in Sardegna: Alessandra Todde eletta Presidente
Cautela all’inizio anche nel quartier generale di Alessandra Todde, ma l’entusiasmo era palpabile: “una finale di Champions League“, l’ha definita Ettore Licheri, senatore e coordinatore regionale del M5s, precisando che si era ancora al primo tempo e che la partita sarebbe stata lunga. Da metà giornata in poi lo spoglio ha visto i due candidati in altalena, un testa a testa segnato dal vantaggio o dalla ricorsa di uno dei due contendenti, che ha convinto sia Todde che Truzzu a non raggiungere le rispettive sedi elettorali, aperte a Cagliari, nell’attesa di un esito più certo.
La svolta che ha dato al campo largo il segnale che Todde ce la poteva fare è arrivata con la partenza da Roma sia della segretaria del Pd Elly Schlein che del presidente dei cinquestelle Giuseppe Conte alla volta di Cagliari, dove sono atterrati in serata. “Non erano tanti quelli che immaginavano una sfida così aperta in Sardegna – diceva il leader pentastellato prima di salire sull’aereo – Si va al fotofinish, il risultato è sul filo di lana e può essere deciso da una manciata di voti. Che si vinca o che si perda, però, sarà stato comunque un risultato straordinario e Alessandra Todde merita l’abbraccio di tutta la nostra comunità per il gran lavoro fatto“.
Todde centra una serie di risultati a loro modo “storici”: è la prima esponente del Movimento 5 Stelle ad essere eletta presidente di Regione, prima donna in Sardegna. Ma la vittoria del “campo largo” permette al centrosinistra di strappare una Regione in cui il governatore uscente era di centrodestra, circostanza non che non accadeva dal lontano 2015 con Vincenzo De Luca in Campania. Per la destra è invece la prima elezione regionale persa dal 2020.
Soru fuori dal Consiglio regionale
Truzzu al momento non parla. Nessuno lo ha visto nel suo quartier generale, deserto ormai da qualche ora, quando si è capito che per il centrodestra non ci sarebbe stato nessun exploit. Chi ha deciso comunque subito di riconoscere la vittoria di Todde è stato Renato Soru, l’ex governatore che ha rotto con il centrosinistra, candidandosi in solitario, finendo però per essere bocciato dalle urne: per via dello sbarramento al 10% per le coalizione resterà fuori dal Consiglio regionale. “I migliori auguri ad Alessandra Todde – dice il patron di Tiscali al suo arrivo nella sede elettorale dove ha ammesso la sconfitta – e a tutta la Sardegna perché possano superare il mal governo piuttosto disastroso di questi ultimi cinque anni e possano davvero fare bene per la nostra regione“.
Truzzu fa da scudo a Meloni: “Sconfitta è mia responsabilità”
Dopo esser rimasto in silenzio per l’intera giornata di lunedì, Paolo Truzzu questa mattina ha parlato in conferenza stampa a Cagliari, città di cui è sindaco. Il candidato imposto da Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni ha rimarcato che la responsabilità della sconfitta “è del sottoscritto e di nessun altro”, provando così ad allontanare lo spettro dell’insuccesso sardo dalla premier.
Truzzu ha poi parlato del voto di Cagliari, dove Todde lo ha letteralmente surclassato: “A Cagliari è stato un voto contro di me più che un voto per Todde“, è stata la sua analisi. Quindi spazio ai convenievoli, col candidato governatore della destra che ha annunciato ai giornalisti di aver telefonato ad Alessandra Todde per rivolgerle i complimenti: “Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale. Abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare”.
Il sindaco di Cagliari ha poi annunciato, a differenza di quanto emerso nella serata di lunedì, che non verrà chiesto alcun riconteggio. “Una volta che avremo i dati del Tribunale valuteremo con i dati delle nostre sezioni quale è la situazione. E se ci saranno elementi per fare ricorso lo faremo, ma non è all’ordine del giorno. Non c’è il verbale della Corte d’Appello. Qualche dubbio te lo fanno avere ma qualsiasi valutazione sarà fatta con il verbale in mano”, le sue parole.
Todde: “Risposta dei sardi ai manganelli”
Esulta e traccia la linea delle alleanze anche fuori dalla Sardegna Alessandra Todde. La vincitrice delle Regionali parla in conferenza stampa e ritorna sui fatti di Pisa, con la violenta reazione della polizia alla manifestazione pro Palestina degli studenti. Todde si dice “colpita dai fatti di Pisa”, ma “ai manganelli i sardi hanno risposto con le matite”.
Sul piano politico l’ex viceministro sottolinea che la Sardegna “non è un laboratorio, perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”.
Per questo anche in realtà bisogna “creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità: credo che l’alleanza tra Pd e M5s sia l’unica strada percorribile“.
La nota del centrodestra e il commento di Meloni
Con una nota congiunta i tre leader del centrodestra, Meloni, Salvini e Tajani, commentano e analizzano il voto in Sardegna. L’amara sconfitta alle Regionali quasi scompare di fronte all’”ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti”, dunque “non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”.
Ma a vincere è Todde, dunque “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi. Continueremo a lavorare imparando dalle nostre sconfitte come dalle nostre vittorie”.
Anche Meloni rompe il silenzio e oltre 12 ore dopo la vittoria della candidata di M5S e Pd scrive su X: “Le ho telefonato per porgerle i miei auguri di buon lavoro”, scrive in un post. E a proposito della sconfitta del candidato FdI Paolo Truzzu ha commentato: “Ci tengo a ringraziare Paolo Truzzu e tutta la coalizione del Centrodestra, che con le sue liste si conferma la più votata dagli elettori. Le sconfitte sono sempre un dispiacere, ma anche un’opportunità per riflettere e migliorarsi. Impareremo anche da questo”.