La cybertruffa

Cos’è il wangiri: uno squillo senza risposta, la nuova truffa che svuota il conto e come difendersi

Cronaca - di Redazione Web

22 Febbraio 2024 alle 15:23

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La cybertruffa del wangiri
La cybertruffa del wangiri

Un solo squillo da numeri con prefissi stranieri. Inizia così la truffa telefonica meglio conosciuta come wangiri, con uno squillo senza risposta da un numero sconosciuto che il malcapitato utente, curioso di sapere di cosa si stratta potrebbe richiamare. E così gli abili cybertruffatori possono spillargli non pochi soldi a sua insaputa. Si tratta di una delle truffe telefoniche più diffuse e frequenti al mondo. Ed è anche molto vecchia: i primi tentativi sarebbero da ricondurre al 2002Funziona così questa truffa telefonica che alcune banche stanno segnalando ai propri utenti. Di cosa si tratta? E come fare a difendersi?

Cos’è il wangiri, la truffa telefonica

Conosciuta come truffa della chiamata senza risposta, il wangiri torna a colpire gli utenti che vedono la chiamata da un numero sconosciuto e con un prefisso estero e richiamano. A quel punto all’utente vengono addebitate chiamate a servizi telefonici costosi o vengono attivati abbonamenti a servizi con costi elevati. Se la vittima richiama, viene automaticamente indirizzata verso un numero a pagamento in grado di addebitare uno o due euro in pochi secondi.

Cosa significa wangiri

“Wangiri” è una parola giapponese che significa “uno squillo e giù”. Si ritiene che tale truffa sia nata in Giappone e si sia poi diffusa in tutto il mondo.

Come funziona la truffa del wangiri

Per far riuscire la truffa, le chiamate arrivano di solito in orari in cui gli utenti riescono difficilmente a rispondere come la notte o in orario di lavoro. La chiamata dura il tempo di un singolo squillo. L’utente che richiama viene reindirizzato a un numero che addebita tariffe molto elevate. La truffa per i cybercriminali è molto redditizia perché è completamente automatizzata e colpisce moltissime persone in poco tempo anche solo guadagnando pochi euro a chiamata.

Alcune banche segnalano il wangiri

“Hai mai ricevuto uno squillo da un numero estero sconosciuto? Se ti è successo potresti essere stato vittima di wangiri”. Recita così il messaggio che alcune banche stanno segnalando ai propri utenti per metterli in guardia alla cybertruffa che non riguarda strettamente le banche. Si tratti di messaggi informativi in cui le banche spiegano di cosa si stratta e come fare per tutelarsi. Negli ultimi tempi sono aumentati questi messaggi proprio perché questo tipo di truffa è tornato in voga.

Wangiri, Come difendersi dalla truffa

Prevenire la truffa è molto difficile. Un suggerimento potrebbe essere quello di contattare il gestore telefonico o denunciare alla polizia postare il numero da cui si ricevono tali telefonate. Resta che la miglior difesa è quella di essere informati su queste nuove truffe e come avvengono per evitare di cascarci.

Quali sono i numeri a rischio truffa a cui non si deve rispondere

L’Interpol ha individuato i prefissi internazionali più utilizzati per le chiamate wangiri, che provengono principalmente dalla Moldavia (+373), dal Kosovo (+383) e dalla Tunisia (+216). Tuttavia, è difficile prevenire queste truffe in quanto i numeri da cui vengono effettuate possono essere sconosciuti e non riconoscibili. L’unico modo completamente efficace per evitare queste truffe sarebbe bloccare le chiamate internazionali, ma questo potrebbe impedire anche chiamate legittime.

Le altre truffe telefoniche e i consigli per evitarle

Il Wangiri non è l’unica truffa telefonica. Ce ne sono molte altre anche molto ben organizzate che riescono facilmente a confondere gli utenti con una semplice telefonata. Per questo motivo è importante diffidare da chiamate sospette o di numeri sconosciuti e soprattutto evitare di comunicare al telefono i dati del proprio conto e codici pin.

Il Corriere della Sera ricorda i consigli di panda Security per difendersi dalle chiamate indesiderate e da altre truffe perpetrate telefonicamente:

Il tool di Agcom per verificare i numeri

Agcom offre un tool per verificare se un numero è iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione. Se il numero non risulta iscritto e continua a contattarti, bloccalo manualmente sul tuo smartphone. Tieni presente che alcuni call center o cybercriminali utilizzano software per generare migliaia di numeri di telefono inesistenti, rendendo così inutile il blocco di un singolo numero specifico sulla blacklist del tuo cellulare.

L’utilizzo di app

Una soluzione intermedia è l’utilizzo di app come Truecaller, disponibile per Android e iOS, che filtra le chiamate in entrata e consente la ricerca manuale dei numeri di telefono segnalati da altri utenti.

Attenzione ai consensi e ai cookie per difendere i dati personali

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22 Febbraio 2024

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