Il caso dell'anarchica
Caso Salis: consolato ungherese occupato, insorge la destra
L’occupazione del consolato è stata definita “un atto molto grave” da parte di esponenti politici del centrodestra. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha spiegato semplicemente che se ne occuperà la magistratura.
Giustizia - di Frank Cimini
Una trentina di militanti del centro sociale Rivolta gridando “siamo tutti antifascisti” annunciano di occupare per un paio d’ore il consolato ungherese di Venezia in solidarietà con Ilaria Salis, detenuta a Budapest dall’11 febbraio dell’anno scorso.
L’occupazione del consolato è stata definita “un atto molto grave” da parte di esponenti politici del centrodestra. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha spiegato semplicemente che se ne occuperà la magistratura.
Il viceministro Paolo Sisto ha ribadito che ha respinta ogni strumentalizzazione politica e che non sono possibili gli arresti domiciliari nell’ambasciata “perché si tratta di territorio italiano. Non possiamo ingerirci nell’amministrazione della giustizia in Ungheria stato sovrano”.
Il padre di Ilaria Roberto Salis ha detto: “Adesso aspettiamo e cerchiamo di capire quale possa essere il passo che possiamo fare dal punto di vista legale, mi auguro che non succeda niente di violento a Budapest alla celebrazione del cosiddetto ‘Giorno dell’onore”.
Martedì a Milano la corte di appello deve decidere sulla richiesta di estradare in Ungheria Gabriele Marchesi accusato per gli stessi fatti contestati a Ilaria Salis. La decisione non potrà non pesare sui rapporti tra i due paesi. Il Pg aveva espresso un secco no alla consegna dell’anarchico a causa delle condizioni dei detenuti in Ungheria e delle pene spropositate ipotizzate.