Il delitto nel tarantino
Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi verso la scarcerazione: “Tornerà a vivere nella villa dell’omicidio ad Avetrana”
L'uomo venne condannato per l'occultamento del cadavere della nipote. Per l’omicidio dell’adolescente furono condannate all'ergastolo Cosima Serrano e Sabrina Misseri, moglie e figlia di Michele Misseri, zia e cugina della vittima
Cronaca - di Redazione Web
Michele Misseri finirà presto, tra fine febbraio e inizio marzo, di scontare gli otto anni di carcere cui era stato condannato per l’occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi. Il delitto di Avetrana, l’omicidio di una ragazzina di appena 15 anni, uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010, uno dei più mediatici della storia recente. Secondo quanto riporta Il Corriere del Mezzogiorno, che ha sentito l’avvocato difensore dell’uomo, Misseri tornerà a vivere nel piccolo Comune in provincia di Taranto in cui venne consumato il delitto.
“Per un paio di giorni vuole e spera di essere lasciato in pace per rimettere a posto la villetta e riprendere contatto con la vita da uomo libero che deve riappropriarsi dei suoi tempi”, ha detto l’avvocato Luca La Tanza, difensore di Misseri. Quella casa è chiusa e disabitata da otto anni. Al momento sarebbero anche staccati luce e gas. Il timore della popolazione, dei vicini di casa e del sindaco Antonio Iazzi è che nel paese possa riproporsi il circo mediatico dei tempi dell’omicidio e delle indagini. Una scena rimata nella memoria degli italiani e nella storia della televisione: la conduttrice di “Chi l’ha visto?” Federica Sciarelli informò in diretta la madre della 15enne del ritrovamento del cadavere della figlia.
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Per l’omicidio dell’adolescente furono condannate Cosima Serrano e Sabrina Misseri, moglie e figlia di Michele Misseri, zia e cugina della vittima. Scazzi scomparve nel nulla il 26 agosto del 2010. Misseri si è sempre autoaccusato del delitto, non è però mai stato ritenuto il colpevole. Avrebbe scritto alla moglie e alla figlia per tutta la durata della pena senza mai ricevere una risposta. Cosima Serrano e Sabrina Misseri sono state condannate all’ergastolo.