Il Garante Ciambriello

Poggioreale, detenuto 33enne morto in carcere: “Sentiamoci tutti responsabili di queste solitudini”

Alessandro ritrovato nella sua cella nel reparto Napoli. Sul corpo segni di violenza. "L'assenza dei servizi, il fallimento è sotto gli occhi di tutti, così come l'indifferenza". Indagini in corso, gli esami sulla salma nei prossimi giorni.

Cronaca - di Redazione Web

6 Gennaio 2024 alle 18:56 - Ultimo agg. 6 Gennaio 2024 alle 19:16

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Carcere di Poggioreale: detenuto morto in cella forse ucciso

“Sentiamoci un po’ tutti un po’ responsabili di queste morti e di queste solitudini”, è la riflessione e il pensiero di Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti della Regione Campania che questa mattina ha visitato il reparto Napoli del carcere di Poggioreale. Quello dove ieri è stato trovato senza vita un detenuto di 33 anni. Le indagini per accertare la dinamica dei fatti sono in corso. Sul posto ieri si erano recati il magistrato di turno e il medico legale.

Secondo primi riscontri sul cadavere sarebbero stati rinvenuti dei segni di violenze. Non è escluso che il detenuto si sia tolto la vita. Già ieri Ciambriello aveva assicurato all’AdnKronos che sulla salma saranno effettuati tutti gli esami del caso nei prossimi giorni. L’esame autoptico e quello tossicologico. Gli investigatori starebbero seguendo soprattutto la pista dell’omicidio.

“Se come si sospetta il 32enne trovato morto a Poggioreale è stato ucciso, sarebbe il quarto omicidio in un anno a dimostrazione che il sistema penitenziario è al collasso. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono. Non sono un caso le due sommosse in due giorni ad Agrigento e a Santa Maria Capua Vetere”, le parole del segretario generale del S.Pp. Aldo Di Giacomo all’AdnKronos: “Servirebbe un avvicendamento del sottosegretario alla Giustizia Delmastro con una persona che tecnicamente conosce il carcere e abbia voglia di migliorarlo e lavorarci adeguatamente”.

Il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, parlamentare e dirigente di Fratelli d’Italia, sottosegretario al ministero della Giustizia, è competente per delega del ministro Carlo Nordio al Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria (Dap). È stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver rivelato alcuni documenti riservati legati al caso Cospito.

“In mattinata sono stato nel carcere di Poggioreale – ha fatto sapere Ciambriello – Sono stato a piano terra del reparto Napoli, mi sono fermato a riflettere e pregare davanti la cella dove ieri è stato trovato morto Alessandro, 33anni compiuti lo scorso agosto. Ho parlato con i suoi due compagni di cella,c on gli altri del reparto, moltissimi malati, tre su una sedia a rotelle, nessun piantone! Le indagini in corso chiariranno, insieme all’autopsia che si terrà lunedì, le cause della morte”.

“Le carceri italiane e campane sono piene di detenuti tossicodipendenti e malati psichici denunciati dai familiari. L’assenza dei servizi, il fallimento in alcuni casi di Sert e Dipartimenti di salute mentale è sotto gli occhi di tutti. Così come l’indifferenza della maggior parte della gente per queste categorie di persone. Il bene, l’amore, l’affetto, la condivisione possono guarire quasi tutti i mali del mondo, insieme a politiche attive di inclusione sociale. Sentiamoci un po’ tutti un po’ responsabili di queste morti e di queste solitudini”.

6 Gennaio 2024

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