Al posto di Giuliano Amato
Padre Paolo Benanti: chi è il nuovo Presidente della Commissione AI per l’informazione del governo Meloni
Francescano, teologo, consigliere di Papa Francesco. "Se l’intelligenza artificiale ha così tanto potere sulle nostre vite, dobbiamo in qualche maniera addomesticarla di nuovo". Subentra a Giuliano Amato dopo lo scontro con Meloni
News - di Redazione Web

Esce Giuliano Amato, entra Padre Paolo Benanti. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, ha annunciato la nomina del consigliere di Papa Francesco a nuovo presidente della Commissione AI per l’informazione. Benanti era già consigliere del Pontefice sull’intelligenza artificiale e sul tema dell’etica applicata alla tecnologia.
Benanti è nato nel 1973, è teologo, francescano del Terzo Ordine Regolare. Ha conseguito la licenza nel 2008 alla Pontificia Università Gregoriana, nel 2012 il dottorato in teologia morale. La sua testi, “The Cyborg – Corpo e corporeità nell’epoca del postumano” ha vinto il Premio Belarmino-Vedovato. Ha studiato per due anni all’Istituto di Etica dell’Università di Georgetown. Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana, Istituto Teologico di Assisi e presso il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni.
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Si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie, in particolare di internet e dell’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie, di morale sessuale e bioetica. Ha già fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale.
Chi è padre Benanti
“In questi mesi di lavoro – ha dichiarato Barachini – ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare alla premier Giorgia Meloni e al collega Alessio Butti”. Benanti è membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita con particolare mandato per il mondo delle intelligenze artificiali, nel 2018 è stato selezionato per entrare in un gruppo di 30 esperti selezionati dal ministero dello Sviluppo Economico per elaborare una strategia sull’intelligenza artificiale. Lo scorso ottobre è stato nominato tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite.
“Quando facciamo una ricerca su un motore di ricerca, quando cerchiamo il taxi più vicino, anche quando dobbiamo capire quante tasse dobbiamo pagare, sempre di più è l’intelligenza artificiale che media la risposta. Sempre di più siamo meno soggetti al giudizio umano e al giudizio delle macchine. Ci dobbiamo chiedere – aveva dichiarato Benanti in un’intervista a Rainews dopo un evento in Vaticano – : è giusto subire le decisioni di una macchina senza la possibilità di appellarci? Qual è lo spazio dell’umano in un mondo così tanto automatizzato? Se l’intelligenza artificiale ha così tanto potere sulle nostre vite, dobbiamo in qualche maniera addomesticarla di nuovo, portarla di nuovo all’interno di quelle che sono sostanzialmente i confini etici, democratici, sapienziali del nostro vivere”.
L’addio di Giuliano Amato
Giuliano Amato ha lasciato la cosiddetta Commissione Algoritmi dopo le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. “È una commissione della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico”, le sue parole riportate dal Corriere della Sera. Amato era stato nominato dallo stesso Barachini a fine ottobre. L’addio era stato anticipato da un altro scontro tra la premier e Amato a proposito di alcune dichiarazioni di quest’ultimo sulla Corte Costituzionale e sul rischio per l’Italia di seguire derive anti-democratiche come in Polonia e Ungheria.