L'Ecofin

Patto di Stabilità: cosa prevede l’accordo tra gli stati europei

Le razioni dei ministri tedesco e olandese: quali sono le novità che condizioneranno le leggi economiche e finanziarie dei paesi dell'Unione europea. Il testo potrebbe entrare in vigore nel 2024 e incidere sulle norme di bilancio degli stati membri per il 2025

Economia - di Redazione Web - 20 Dicembre 2023

CONDIVIDI

Patto di Stabilità: cosa prevede l’accordo tra gli stati europei

I ministri dell’Economia dell’Ue, a quanto si apprende da fonti europee, hanno raggiunto l’intesa sul nuovo Patto di stabilità. L’Ecofin ha dato via libera alla riforma che prevede nuove regole “realistiche, equilibrate, adatte alle sfide presenti e future”. Lo scrive su X la presidenza di turno dell’Ue, detenuta dalla Spagna. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha espresso alla riunione straordinaria del’Ecofin in videoconferenza il parere favorevole dell’Italia alla proposta di accordo. Lo apprende LaPresse da una fonte diplomatica Ue, che riporta le parole del ministro: “Nello spirito del compromesso abbiamo deciso di andare avanti”.

Riforma del Patto di Stabilità: le parole del ministro Georgetti

Le nuove regole di bilancio per i Paesi membri dell’Ue sono più realistiche ed efficaci allo stesso tempo. Combinano cifre chiare per deficit inferiori e rapporti debito/Pil in calo con incentivi per investimenti e riforme strutturali. La politica di stabilità è stata rafforzata“. Lo scrive su X il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner. “Sono felice che, dopo una lunga discussione e negoziati difficili, abbiamo raggiunto un buon accordo sulle regole di bilancio Ue. È importante che diano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino“. Lo ha detto la ministra delle Finanze olandese, Sigrid Kaag.

Riforma del Patto di Stabilità: le parole del ministro olandese Kaag

Per i Paesi Bassi è fondamentale che con questo accordo si proceda verso una riduzione del debito ambiziosa e sostenibile“, ha sottolineato la ministra olandese, evidenziando che le nuove norme “incoraggiano le riforme, con spazio per gli investimenti e adattate alla situazione specifica dello Stato membro in questione” e “funzionano in modo anticiclico in modo che la potenziale crescita economica non venga interrotta“. “Occorre anche rispettare meglio le regole, cosa che troppo spesso è stata un problema in passato“, ha ammonito Kaag.

La presidenza spagnola ha indicato che “il nuovo quadro rafforza il ruolo dei paesi, che dovranno presentare i propri piani di bilancio quadriennali, con la possibilità di estendere il periodo di aggiustamento dei conti a 7 anni per consentire l’esecuzione di investimenti e riforme strategiche“. Ciò, aggiunge, “si tradurrà in una migliore conformità, poiché le condizioni saranno allineate alle priorità del governo e le sue esigenze specifiche”. È previsto “un trattamento speciale” per le riforme e gli investimenti dei Next Generation Recovery Plan, nonché per il cofinanziamento nazionale di altri fondi europei. Ci si concentra su un unico indicatore per l’intero periodo di aggiustamento: il percorso di spesa per ciascun paese, raccogliendo le possibili deviazioni accumulate in un “conto di controllo”.

Patto di Stabilità: cosa prevede l’accordo tra gli stati europei

Sono previste salvaguardie per garantire la riduzione del debito e lo spazio di bilancio. In particolare si prevedono soglie di riferimento per tutti i paesi al fine di garantire un’effettiva riduzione media annua del rapporto debito di 1 punto percentuale per i paesi con debito superiore al 90% e dello 0,5% per quelli tra il 60% e il 90%; un margine di bilancio del disavanzo strutturale pari all’1,5% del pil inferiore al 3% nel “braccio preventivo” del Patto di stabilità (quando il deficit/pil è inferiore al 3%); una velocità di aggiustamento del deficit primario strutturale per questi paesi pari allo 0,4% del pil all’anno, che potrà ridursi allo 0,25% in caso di estensione da 4 a 7 anni. Le norme contemplano un regime transitorio fino al 2027 che attutisce l’impatto dell’aumento del peso degli interessi, tutelando la capacità di investimento.

Patto di Stabilità: quando sarà approvata la riforma

Si prevede che a breve inizieranno le discussioni sul testo concordato nella fase di negoziazione interistituzionale, comunemente nota come trilogo, alla quale partecipano tre istituzioni dell’Unione europea: Consiglio Ue, Parlamento europeo e Commissione. Ora i lavori tecnici proseguiranno per completare il testo giuridico conformemente all’accordo provvisorio. Una volta finalizzato, il testo sarà presentato al comitato dei rappresentanti permanenti degli stati membri (Coreper) per l’approvazione. L’accordo rivisto dovrà essere adottato formalmente dal Parlamento e dal Consiglio prima di poter essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore nel 2024, con effetto dalla pianificazione di bilancio 2025.

20 Dicembre 2023

Condividi l'articolo