Il caso Delmastro

Guerra in Parlamento sulla pelle di Cospito, ma tutti esaltano il 41bis

Non tutte le persone sono persone. Alcune sono cose. Non hanno bisogno né di riguardi né tantomeno di essere considerate alla pari degli altri esseri umani. Volete un esempio? Beh, per esempio Alfredo Cospito.

Editoriali - di Piero Sansonetti

1 Dicembre 2023 alle 19:30

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Il ministro Andrea Delmastro
Il ministro Andrea Delmastro

1) Si è aperta una lotta molto aspra sulle sorti del sottosegretario Delmastro, esponente di Fratelli d’Italia e vice di Nordio al ministero della giustizia. Dopo parecchio tempo l’opposizione sembra decisa stavolta ad andare fino in fondo. E la maggioranza, e il governo, hanno capito che questa è una battaglia seria e complicata.

Non è una cosuccia, come qualche decreto per aumentare il carcere ai minorenni, per ingabbiare più profughi possibile, per consentire ai neonati di finire in cella con la mamma rom e roba simile. Quelle sono questioni semplici da risolvere senza grandi ostacoli.

Chi vuoi che si opponga davvero a un arresto? Arrestare è bello e porta voti. Stavolta invece si tratta di una grande questione di principio. È in gioco la dignità della repubblica, se ho capito bene.

2) Non tutte le persone sono persone. Alcune sono cose. Non hanno bisogno né di riguardi né tantomeno di essere considerate alla pari degli altri esseri umani. Volete un esempio? Beh, per esempio Alfredo Cospito.

State a sentire: è anarchico, non è pentito, continua a scrivere frasi follemente rivoluzionarie, odia il capitalismo, non accetta di essere stato messo del tutto irragionevolmente al carcere duro, saluta alzando il braccio col pugno chiuso come faceva Bakunin, addirittura giunge a contestare la legittimità del carcere duro solo perché il carcere duro viola la Costituzione e tre o quattro trattati internazionali, e per di più ha fatto lo sciopero della fame per 100 giorni rischiando di morire.

Voi direte; beh, chissenefrega se uno così rischia di morire. Già, ma non considerate quanto fastidio ha prodotto per il Parlamento, il governo, il ministro, i magistrati e i giornali! Lo sciopero della fame è stato una vera vigliaccata con la scusa melensa della legalità! Bene: una persona come Cospito può tranquillamente essere degradato da persona a cosa. E si sa che sulle cose si litiga senza bisogno di interpellarle o di tenerne conto. Come sui tappeti.

3) Sulla pelle di Cospito si sta svolgendo la nobile battaglia tra governo e opposizione, tra coloro che vogliono e coloro che non vogliono le dimissioni di Delmastro.

4) Il quale Delmastro si è detto orgoglioso di avere difeso il 41 bis. E dietro a lui tutto il centrodestra. Tutto! E Giorgia Meloni si è gloriata più ancora del suo sottosegretario: noi, noi, noi, la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di confermare il 41 bis.

E Elly Schlein e Conte non le hanno risposto: “Farabutti, in questo modo siete fuori dalla Costituzione, forcaioli, manettari, reazionari…”. O magari anche “fascisti” (che tanto Capezzone non sente). No, le hanno chiesto conto della norma che permette un uso più largo dei contanti. Al solito, si va dritti al bersaglio grosso.

5) Lo abbiamo scritto un paio di giorni fa e oggi lo confermiamo. Esiste in questo paese dopo la morte delle vecchie ideologie, colte e complicate, una sola ideologia che accomuna tutti: il giustizialismo.

1 Dicembre 2023

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