Il Patto Meloni-Rama
Il trattato tra Italia e Albania andrà alle Camere
Tajani ha annunciato una marcia indietro del governo sull’idea di firmare il protocollo senza chiedere la ratifica del Parlamento. Ha detto che il governo presenterà alle Camere una legge di ratifica del trattato, ma ci ha tenuto a dire che non era tenuto a fare questo passo.
Politica - di Redazione Web
Il ministro degli Esteri Tajani ieri mattina è andato alla Camera per rispondere alle interrogazioni dell’opposizione sul protocollo d’intesa col governo di Tirana che istituisce dei campi profughi – chiusi e molto simili alle prigioni – in territorio albanese.
Tajani ha annunciato una marcia indietro del governo sull’idea di firmare il protocollo senza chiedere la ratifica del Parlamento. Ha detto che il governo presenterà alle Camere una legge di ratifica del trattato, ma ci ha tenuto a dire che non era tenuto a fare questo passo. In realtà moltissimi giuristi e costituzionalisti sostengono che su questo l’articolo 80 della Costituzione è molto chiaro e impone il voto parlamentare.
Dice l’articolo 80: “Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio o oneri alle finanze”. Pare proprio che in questo articolo vengono indicate tutte le circostanze dell’accordo con l’Albania.
Tajani ha anche polemizzato con precedenti governi, questa volta di sicuro a ragione. Osservando come non fu portato alle Camere il trattato con la Libia, cioè l’istituzione di veri e propri lager dove i libici trattengono, vessano e torturano migliaia di migranti catturati mentre cercavano di venire in Italia. il Pd, con una dichiarazione di Elly Schlein si è dichiarato soddisfatto per il passo indietro del governo.
Ieri sul protocollo con l’Albania è intervenuto anche il “tavolo Asilo e immigrazione”, che raccoglie decine di Ong e di associazioni volontarie. Ha chiesto che l’accordo sia bocciato in Parlamento. Alla conferenza stampa nella quale è stato presentato l’appello al Parlamento hanno partecipato la segretaria del Partito democratico Elly Schlein e il segretario di +Europa Riccardo Magi, il senatore Graziano Delrio, i deputati Matteo Mauri, Giuseppe Provenzano e Alfonso Colucci.