La scomparsa e la caccia

Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin dal carcere: “Mandatemi in Italia”

L'estradizione del 22enne accusato dell'omicidio dell'ex Giulia Cecchettin potrebbe arrivare nelle prossime 48 ore. È detenuto nel carcere di Halle

Cronaca - di Redazione Web

20 Novembre 2023 alle 10:24 - Ultimo agg. 20 Novembre 2023 alle 11:17

Condividi l'articolo

Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin dal carcere: “Mandatemi in Italia”

Filippo Turetta avrebbe chiesto di essere mandato in Italia. Il 22enne padovano accusato dell’omicidio della 22enne Giulia Cecchettin, sua ex fidanzata, è stato ritrovato in Germania, sulla corsia di emergenza della grande autostrada che collega Monaco a Berlino. Non ha opposto alcuna resistenza alla polizia che lo ha raggiunto e lo ha identificato e fermato. Il ragazzo era oggetto di un mandato d’arresto europeo spiccato dal giudice di Venezia.

Il cadavere di Cecchettin è stato ritrovato sabato mattina, senza vita, in un dirupo vicino al lago di Barcis, sulle Prealpi pordenonesi. Era scomparsa con il suo ex, coetaneo e compagno di università, facoltà di ingegneria a Padova, dopo che i due si erano incontrati in un centro commerciale. Un vicino di casa aveva riferito che intorno alle 23:15 di sabato 11 novembre aveva visto una coppia che litigava in un parcheggio a Vigonovo. Gli avvistamenti della targa dell’auto di Turetta nei giorni successivi erano stati registrati tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Alto Adige.

La notizia del ritrovamento del corpo della ragazza in un vallone tra il lago di Barcis e Piancavallo, in provincia di Pordenone, era arrivata sabato in tarda mattinata. Nessuna traccia della automobile di Turetta, le ricostruzioni ipotizzavano che il ragazzo avesse raggiunto l’Austria e in seguito la Germania. Venerdì scorso era stata data notizia di un video in cui si vedeva il ragazzo che colpiva a ripetizione la ragazza prima di caricare la ragazza sanguinante in auto. La 22enne avrebbe provato anche a fuggire dall’auto e l’ex l’avrebbe raggiunta colpendola di nuovo alla schiena.

L’arresto in Germania

Turetta era indagato da venerdì per l’accusa di tentato omicidio. È stato trovato in Sassonia-Anhalt, sull’autostrada A9. Aveva finito benzina e soldi. Agli agenti tedeschi è apparso stremato, rassegnato. Forse voleva consegnarsi. È stato sottoposto a fermo giudiziario. A riportare le sue intenzioni è il Corriere della Sera, secondo cui davanti al giudice che gli chiedeva dell’estradizione, il 22enne avrebbe risposto senza esitazioni. Il via libera potrebbe arrivare già nelle prossime 48 ore. I carabinieri dovrebbero recarsi al carcere tedesco di Halle per riportarlo in Italia.

Le famiglie dei due ragazzi

Turetta avrebbe fatto ricerche per sopravvivere in alta quota. Le indagini proseguono per chiarire tutti i punti interrogativi sull’arma, la dinamica dei fatti, i giorni in fuga, la possibilità di una premeditazione del delitto di cui è accusato. Il padre del ragazzo Nicola Turetta ha partecipato a una fiaccolata per la ragazza uccisa. Ha detto ai giornalisti di non aver ancora parlato al figlio, ha parlato di due dolori completamente diversi rispetto a quello della famiglia della 22enne con cui ha detto che parlerà “appena avrò il coraggio di farlo”, ha detto che chiederà al figlio “perché ha fatto questo a Giulia”.

Uno zio della ragazza ha detto di aver ‘abbracciato il papà di Filippo, un gesto che lui ha voluto fare lontano dalle telecamere. Lo avevo invitato per farci sentire uniti in questo dolore: noi per la perdita di Giulia, loro nella sofferenza di un figlio che ha provocato una perdita grande. La famiglia non c’entra, non è colpa dei genitori, questo è quello che penso io. Sono due persone provate con un dolore enorme, forse con un dolore più grande del nostro, ma non sono loro che hanno fatto male a Giulia. Adesso il perdono per Filippo non lo sento, sento pietas per la famiglia perché sono anche loro vittime del figlio”.

20 Novembre 2023

Condividi l'articolo