Il decreto Piantedosi

Ocean Viking salva 34 migranti ma viene punita: multa e fermi in porto

A seguito del decreto Piantedosi, da gennaio a oggi, le navi delle Ong sono state bloccate 12 volte nel Mediterraneo centrale nel periodo con più morti registrate in quel tratto di mare dal 2017.

Politica - di Angela Nocioni - 18 Novembre 2023

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La nave Ong Ocean Viking
La nave Ong Ocean Viking

Venti giorni di fermo e 3,300 euro di multaper la nave di soccorso Ocean Viking, noleggiata dalla ong Sos Méditerranée in applicazione del decreto Piantedosi, il pacchetto di norme varato nel gennaio scorso dal governo Meloni per rendere impossibile alle navi delle ong salvare naufraghi nel Mediterraneo.

Dopo un primo soccorso di 33 persone in zona Sar libica nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 novembre, il Centro italiano di coordinamento del soccorso marittimo (l’Mrcc, gestito dalla Guardia costiera) ha dato istruzioni alla Ocean Viking di procedere verso il porto di Ortona, in Abruzzo, per lo sbarco dei sopravvissuti.

Mentre era in navigazione, verso le 3 di notte, la Ocean Viking ha ricevuto la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà a sole 16 miglia nautiche di distanza con 34 persone a bordo. L’Mrcc italiano ha detto all’equipaggio di rivolgersi alla guardia costiera libica per ricevere istruzioni. La guardia costiera libica è formata da bande di trafficanti e non risponde quasi mai alle richieste di soccorso.

Ciononostante nelle due ore successive la Ocean Viking ha cercato di comunicare con i libici mentre 34 persone rischiavano di perdere la vita in mare e, lo sappiamo con certezza solo ora che il soccorso c’è stato, almeno una di loro non sarebbe sopravvissuta se i soccorsi avessero ritardato ancora.

Tutte e-mail della Ocean Viking non hanno avuto risposta, i telefoni hanno squillato a lungo a vuoto finché ha risposto un ufficiale, che però parlava solo un inglese stentato e si è limitato a chiedere l’esatta posizione della richiesta di soccorso.

“Non ci è stata alcuna rassicurazione rispetto al fatto che il salvataggio delle persone in pericolo fosse in corso. Nessun’altra autorità marittima ha fornito informazioni o assistenza, nonostante gli sforzi della Ocean Viking per cercare coordinamento. Di conseguenza, la Ocean Viking non ha potuto ritenersi sollevata dall’obbligo di prestare assistenza” spiega Sos Méditerranée.

Dice Luisa Albera, coordinatrice del soccorso a bordo: “Nel frattempo l’unica istruzione chiara che abbiamo ricevuto è stata quella di procedere senza indugio verso Ortona mentre le persone erano in pericolo in mare, vicino alla nostra nave di soccorso, nel cuore della notte”.

Un uomo, tratto in salvo dalla nave della ong che ha rispettato il diritto internazionale e il diritto del mare come suo dovere, è collassato a causa di una seria inalazione di carburante e ha avuto bisogno di una continua ossigenoterapia e flebo. Senza i soccorsi, avrebbe potuto subire una grave crisi respiratoria e morire.

Molti sopravvissuti, compresi i minori, hanno riportato ustioni estese da carburante e hanno richiesto cure mediche urgenti. A seguito del decreto Piantedosi, da gennaio a oggi, le navi delle Ong sono state bloccate 12 volte nel Mediterraneo centrale nel periodo con più morti registrate in quel tratto di mare dal 2017.

18 Novembre 2023

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