Il testo

Bin Laden: è virale su Tik Tok la sua “Lettera all’America”, il Guardian rimuove il testo dal sito

La lettera virale per i riferimenti alla questione palestinese. Utenti sconvolti ed esaltati. Il testo rimosso dal Guardian, perché mancava di contesto

Esteri - di Redazione Web

17 Novembre 2023 alle 11:58

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©LAPRESSE 03-11-01 GIORDANIA ESTERO OSAMA BIN LADEN IN TELEVISIONE SI APPELLA AI MUSULMANI DI TUUTO IL MONDO CHIEDENDO IL LORO SUPPORTO NELLA GUERRA CONTRO GLI STATI UNITI NELLA FOTO: OSAMA BIN LADEN
©LAPRESSE 03-11-01 GIORDANIA ESTERO OSAMA BIN LADEN IN TELEVISIONE SI APPELLA AI MUSULMANI DI TUUTO IL MONDO CHIEDENDO IL LORO SUPPORTO NELLA GUERRA CONTRO GLI STATI UNITI NELLA FOTO: OSAMA BIN LADEN

Infiamma la guerra in Medio Oriente, torna attuale con la carneficina il dibattito su una questione passata in secondo piano negli ultimi anni: la questione palestinese. E su Tik Tok spopola un testo di Osama Bin Laden: la sua “Letter to America”, pubblicata nel 2002 dal capo dell’organizzazione islamica sunnita Al Qaeda e mente degli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Circa tremila vittime. Una lettera in cui il capo saudita pretendeva di spiegare “perché il popolo americano non può non essere innocente di tutti i crimini commessi dagli americani e dagli ebrei contro di noi”. Quella lettera era pubblicata per intero sul Guardian, che dopo il picco di visualizzazioni degli ultimi giorni ha deciso di cancellare quel contenuto.

4.000 parole, un attacco all’“immoralità” della società occidentale. Bin Laden pubblicò la sua “Letter to America” poco più di un anno dopo gli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti. Il leader di Al Qaeda si proponeva di rispondere a una serie di domande. Perché combattiamo e ci opponiamo a voi (agli statunitensi, ndr)? A cosa stiamo facendo riferimento e cosa vogliamo da te? E giustificava in ogni modo, soprattutto con la tesi di una sorta di legittima difesa, le operazioni terroristiche del suo gruppo e in generale delle organizzazioni fondamentaliste islamiche.

Il testo di “Letter to America”

Il testo, infarcito della retorica che trasforma il terrorismo islamico unicamente in un moto di resistenza contro l’oppressione, ha raggiunto milioni di persone sui social, almeno 13 milioni di visualizzazioni lo scorso venerdì pomeriggio. Non tantissime considerando i numeri di Tik Tok dove i contenuti virali raggiungono miliardi di visualizzazioni, abbastanza per il quotidiano britannico che ha visto salire i click sulla pagina della “Letter”. Il testo era online da oltre vent’anni, in tanti lo hanno utilizzato per condannare Israele, in molti casi senza specificare da chi quel testo fosse stato scritto.

Una parte del contenuto nello specifico è dedicata alla questione esplosa di nuovo in Medio Oriente, scatenata dagli attacchi di Hamas nel sud di Israele che hanno causato l’assedio dello Stato Ebraico alla Striscia di Gaza. Decine di migliaia di morti in poco più di un mese. “La creazione e la continuazione di Israele è uno dei crimini più grandi e voi siete i leader dei suoi criminali”, si leggeva nel testo. “Ogni persona le cui mani si sono contaminate contribuendo a questo crimine deve pagarne il prezzo, e pagarlo pesantemente”. Bin Laden parlava di vendetta per quanto riguarda la causa palestinese, contestava l’imperialismo e l’egemonia occidentale sull’area senza risparmiare i civili come d’altronde avevano fatto gli attacchi terroristici.

“Il popolo americano è quello che paga le tasse che finanziano gli aerei che ci bombardano in Afghanistan, i carri armati che colpiscono e distruggono le nostre case in Palestina, gli eserciti che occupano le nostre terre nel Golfo Arabico e le flotte che assicurano il blocco dell’Iraq”. Una lettera tra le altre cose infarcita di cliché antisemiti, contro gli ebrei che “controllano le politiche, i media e l’economia”, di condanne all’omosessualità e alla fornicazione come “immorali”, all’“uso di sostanze, gioco d’azzardo e prestare i soldi a interesse”, accuse agli USA di diffondere l’AIDS, “un’invenzione satanica americana”. Per Bin Laden gli Stati Uniti dovevano rinunciare alla loro “ipocrisia” e diventare una nazione islamica, un obiettivo già perseguito dall’organizzazione Nation of Islam. L’Observer aveva definito la lettera “uno sguardo straordinario nella sua (di Bin Laden, ndr) mente”.

Le reazioni

La lettera era stata pubblicata dopo che il governo britannico aveva avvertito che gli attentati di Al Qaeda nel Regno Unito erano “inevitabili”. Era stata pubblicata su un sito web saudita già precedentemente utilizzato per diffondere i messaggi dell’organizzazione terroristica. “Chiunque cerchi di distruggere i nostri villaggi e le nostre città, noi distruggeremo i loro villaggi e le loro città. Chiunque ruba le nostre fortune, allora dobbiamo distruggere la sua economia. Chiunque uccida i nostri civili, noi uccideremo i loro civili”. Due settimane prima Bin Laden aveva diffuso un messaggio su audiocassetta in cui dimostrava di essere in vita. È stato eliminato in un’operazione delle forze speciali statunitensi nel 2011 mentre si nascondeva in Pakistan, ad Abbottabad.

Le reazioni sono state grottesche, alcune ai limiti dell’assurdo. “Fammi sapere cosa ne pensi perché mi sento come se stessi attraversando una crisi esistenziale in questo momento”, scrive uno. “I miei occhi sono stati aperti”. Una ragazza di 25 anni si è spinta a dichiarare: “Ci hanno mentito per tutta la vita, ricordo di aver visto la gente esultare quando Osama è stato trovato e ucciso”. Alcuni hanno incoraggiato a leggere la lettera e a condividerla. Altri si presume l’abbiamo condivisa per immettersi nel trend, racimolare visualizzazioni come succede sui social e in particolare a chi lavora e investe sui social. Ricordiamo sempre che in tante condivisioni non si precisava chi fosse l’autore di quel testo.

La decisione del Guardian

Il quotidiano ha rimosso il contenuto, al posto del quale si legge una nota che spiega la scelta. “In questa pagina era precedentemente visualizzato un documento contenente, in traduzione, il testo integrale della ‘Lettera all’America’ di Osama bin Laden, riportato sull’Observer domenica 24 novembre 2002. Il documento, pubblicato qui lo stesso giorno, è stato rimosso il 15 novembre 2023. La trascrizione pubblicata sul nostro sito web è stata ampiamente condivisa sui social media priva del contesto completo. Pertanto abbiamo deciso di rimuoverlo e indirizzare invece i lettori all’articolo di notizie che originariamente lo contestualizzava”.

Tik Tok ha rimosso diversi dei contenuti correlati alla Letter to America. “Il contenuto che promuove questa lettera viola chiaramente le nostre regole sul sostegno a qualsiasi forma di terrorismo. Stiamo rimuovendo in modo proattivo e aggressivo questo contenuto e indagando su come è arrivato sulla nostra piattaforma”, ha detto un portavoce del social a Rolling Stone. La piattaforma ha comunque precisato che il contenuto “non è esclusivo di TikTok ed è apparso su più piattaforme e media”.

17 Novembre 2023

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