Il caso

Perché l’Onu ha dato all’Iran la presidenza del forum sui diritti umani: il passo falso del Palazzo di Vetro

Nel paese degli Ayatollah le donne che vogliono essere libere vengono picchiate e uccise. I manifestanti e gli oppositori, imprigionati e torturati. Solo nel mese di ottobre la Repubblica Islamica ha condannato a morte 78 persone. Almeno 303 le persone detenute arbitrariamente. La repressione e la violenza del regime iraniano non sono evidentemente dei motivi validi per le Nazioni Unite che ormai hanno perso ogni credibilità

Esteri - di Andrea Aversa - 3 Novembre 2023

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Perché l’Onu ha dato all’Iran la presidenza del forum sui diritti umani

Ali Bahreini (rappresentante iraniano all’Onu) presiederà a Ginevra il Forum Sociale 2023 del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (Unhrc). Non è né uno scherzo, né una barzelletta: il rappresentante dell’Iran presso le Nazioni Unite, si occuperà del ruolo di scienza e tecnologia nella promozione dei diritti umani. Forse spiegherà come il regime degli Ayatollah utilizza il progresso per reprimere il proprio popolo.

La nomina

O per bypassare embargo e sanzioni in modo tale da continuare a trafficare armi, vendere petrolio e finanziare il terrorismo islamico. Magari parlerà di come la Polizia Morale fa rispettare lo Stato di Diritto nel suo Paese. Racconterà come gli agenti picchiano, arrestano, imprigionano, torturano e uccidono i giovani manifestanti e le donne che semplicemente, a gran voce e con enorme coraggio, stanno chiedendo da mesi – appunto – più diritti e libertà.

I numeri

Ieri mattina, secondo quanto riportato da Mariano Giustino – corrispondente dalla Turchia per Radio Radicale – nella prigione di Karaj, sono stati impiccati Sadeq Tajik e Yadollah Farokhiun, rispettivamente cittadini afgano e iraniano del Lorestan. Solo nel mese di ottobre le condanne a morte eseguite nei confini della Repubblica Islamica sono state 78, 51 in più rispetto a settembre. Le persone arrestate e detenute arbitrariamente sono state almeno 303. Tra loro vi sono oppositori, giornalisti, intellettuali, uomini di cultura, omosessuali, credenti in altre religioni.

Il regime

La violenza e la brutalità con la quale la dittatura teocratica di Teheran agisce non sono certo un mistero. Eppure l’Onu ha acconsentito che Ali Bahreini presieda tale forum. L’ennesimo esempio di come le Nazioni Unite abbiano perso qualsiasi briciola di credibilità internazionale. Il Palazzo di Vetro ha dato uno schiaffo a ciò che Mahsa Amini e Armita Garavand rappresentano (al funerale di quest’ultima è stata picchiata, arrestata e portata in carcere dalla polizia iranian, Nasrin Sotoudeh, avvocato che lotta per il rispetto dei diritti umani nel suo paese).

Diritti e libertà

Le due giovani sono diventate il simbolo di quelle proteste. Il simbolo di un Iran che vuole liberarsi dai propri aguzzini. Mahsa e Armita sono morte per la loro battaglia. Non hanno avuto paura. Non hanno indossato il velo rispettando la propria libertà e dignità di donne. Per questo motivo sono state arrestate, pestate e uccise. La nomina dell’Iran verso la presidenza del forum è stata ratificata lo scorso maggio. In tempi ‘non sospetti’ rispetto alla guerra esplosa tra Hamas e Israele.

L’ossimoro

Ma i tempi erano maturi affinché non venissero dimenticate le vittime causate dalle politiche repressive avallate dalla Guida Suprema Ali Khamenei. Proprio in questi giorni il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è finito nel ciclone delle polemiche a causa di alcune dichiarazioni su Israele e Hamas. Le stesse Nazioni Unite stanno giustamente ponendo l’attenzione sulla crisi umanitaria scoppiata nella Striscia di Gaza arrivando addirittura a parlare di genocidio e crimini di guerra.

Il Palazzo di Vetro è ormai ‘chiuso’

Ma con quale credibilità? Come può essere credibile un Ente che mette alla presidenza di un forum sui diritti umani, l’esponente di uno dei regimi più sanguinari della nostra storia? Ormai l’Onu è ridotto a un’istituzione prigioniera dei blocchi ideologici dei paesi che ne fanno parte e del potere di veto dei cinque membri permanenti. Le azioni del Palazzo di Vetro hanno ormai una valenza solo simbolica, priva di alcuna efficacia. Solo l”inutile’ Europa poteva appoggiare la nomina incriminata. La stessa Europa capace di utilizzare due pesi e due misure quando si parla di Arabia Saudita, IsraeleQatarTurchia. Un sostegno arrivato da chi non rappresenta la politica estera dell’Unione Europea, semplicemente perché l’Ue una politica estera comune non ce l’ha.

Petizione e ‘recidiva’

A Josep Borrell ha risposto la ong Un Watch. L’organizzazione non governativa impegnata sul campo dei diritti umani si è ferocemente opposta alla decisione dell’Onu ed ha lanciato una petizione firmata da 90mila persone. Per l’Iran è la quarta presidenza negli ultimi sei anni. Non il solo scivolone nel quale le Nazioni Unite sono incappate: tra il 2019 e il 2020 paesi come Emirati Arabi Uniti, Cina, Cuba, Libia, Pakistan, Russia, Uzbekistan e Venezuela sono stati eletti come membri del Consiglio per i Diritti Umani. Più che una svista è diventata ormai una prassi.

3 Novembre 2023

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