L'escalation militare

Invasione della Striscia di Gaza, nel silenzio stampa si sentono solo le bombe

I morti quasi 8000. Le comunicazioni saltate. I giornalisti non entrano. L’Onu vota il cessate il fuoco e dice: ci sarà nuova strage di civili. Erdogan: Israele è criminale. E Israele reagisce e ritira l’ambasciatore

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

29 Ottobre 2023 alle 10:34 - Ultimo agg. 30 Ottobre 2023 alle 10:34

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Invasione della Striscia di Gaza, nel silenzio stampa si sentono solo le bombe

*Israele, “Contro Hamas si continuerà fino a nuovi ordini”

L’operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà “fino a che non saranno emessi nuovi ordini”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui “la notte scorsa (venerdì per chi legge, ndr) abbiamo passato a Gaza una nuova fase della guerra”. “La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l’operazione fino a nuove disposizioni”, ha concluso dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e della sicurezza.

*Idf agli abitanti di Gaza: “Andate a sud subito per la vostra sicurezza”

Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno lanciato un nuovo avvertimento alla popolazione del nord della Striscia di Gaza, chiedendo loro di spostarsi al sud dell’enclave palestinese.

*L’esercito israeliano ai reporter: “Non garantiamo sicurezza a Gaza, 29 uccisi finora”

“Non possiamo garantire la sicurezza dei giornalisti che operano nella Striscia di Gaza”. È secco il monito lanciato dall’esercito israeliano ai giornalisti impegnati a seguire il conflitto mediorientale, anche e soprattutto a spese della propria vita. In una lettera alle due agenzie di stampa internazionali Reuters e France Presse, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che stanno “prendendo di mira tutte le attività militari di Hamas in tutta Gaza”, aggiungendo che la fazione palestinese ha deliberatamente effettuato operazioni militari “nelle vicinanze di giornalisti e civili”. Stando ad un conteggio del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), sono almeno 29 i reporter che hanno perso la vita dal 7 ottobre scorso nella guerra tra Israele e Hamas.

*Aoi alla comunità internazionale: Fermateli!

C‘è un l’accorato appello lanciato dall’ l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), in rappresentanza di oltre 500 Ong. Ecco il testo: “Da alcune ore Gaza è senza collegamenti internet e telefonici. Anche grazie a questo black out totale, Israele può intensificare i bombardamenti aerei sulla Striscia. Il Primo Ministro Netanyahu ha annunciato l’inizio dell’imponente invasione via terra preparata da settimane. Si sta consumando sotto i nostri occhi un massacro umanitario nel nome di una punizione collettiva che non colpisce selettivamente gli uomini di Hamas, responsabili della strage del 7 ottobre. L’emergenza umanitaria è divenuta uno scenario di morte. La vita della popolazione civile di Gaza viene messa in pericolo indiscriminatamente, senza alcuna speranza di salvezza. Non c’è più alcun modo di comunicare all’esterno quello che là sta avvenendo. Insieme agli abitanti della Striscia sono in pericolo giornalisti, operatori umanitari, funzionari delle Nazioni Unite. Milioni di vite umane, ospedali e scuole, strutture gestite dalle Agenzie umanitarie che ospitano sfollati, famiglie senza più casa: sono adesso tutti target per bombe e armi della potenza israeliana occupante. Hamas risponde lanciando razzi verso Tel Aviv. L’escalation annunciata ha avuto così il suo drammatico inizio.La comunità internazionale deve fermare immediatamente i bombardamenti indiscriminati e l’invasione israeliana della striscia di gaza. serve subito l’imposizione di un cessate il fuoco garantito dalle nazioni unite. Il tempo per la salvezza sta scadendo”.

*Oxfam, Gaza isolata. Uccisi civili, crimini di guerra

“In questo momento l’intera Striscia di Gaza è senza internet né linea telefonica. C’è un totale black out mentre Israele sta bombardando la Striscia via aria e via mare, annunciando l’inizio di un’imponente invasione di terra”. Lo scrive la ong Oxfam in relazione alla situazione in Medio Oriente. “Si stanno consumando sotto i nostri occhi – aggiungono da Oxfam – quotidiane uccisioni indiscriminate di civili che sono un crimine di guerra. La popolazione di Gaza viene colpita senza avere alcuna possibilità di salvarsi. Nessuno potrà raccontarlo. Se non vogliamo essere complici, dobbiamo alzare la voce adesso e fermarli”, è l’appello della Ong.

*Oms: “Ancora nessun contatto con nostro personale a Gaza”

“Non siamo ancora in contatto con il nostro personale e con le strutture sanitarie” nella Striscia di Gaza, “sono preoccupato per la loro sicurezza”. Lo ha affermato su Twitter il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciando un appello “a tutti coloro che hanno il potere di fare pressione per un cessate il fuoco, di agire ora”.

*Unicef: ‘la situazione a Gaza è orribile’

Dichiarazione di Catherine Russell, Direttore generale dell’Unicef: “L’Unicef è riuscito a contattare solo alcuni dei suoi operatori umanitari nella Striscia di Gaza. La situazione a Gaza è orribile. Lo ripetiamo: chiediamo un cessate il fuoco umanitario immediato e un accesso sicuro. L’uccisione o la prigionia di qualsiasi bambino è un oltraggio. E deve finire”.

*Servizi di soccorso a Gaza: “Decine corpi recuperati da macerie”

Sono decine i cadaveri recuperati sotto le macerie nel nord della Striscia di Gaza dopo la violenta ondata di attacchi aerei israeliani, avvenuti nella notte di venerdì. Lo hanno riferito i servizi di soccorso a Gaza, secondo cui i corpi sono stati portati all’ospedale di Beit Lahia, nel Nord dell’enclave.

*Vittime a Gaza salgono a 7.650, 19.450 i feriti

Il bilancio delle vittime a Gaza sale a 7.650 morti e 19.450 feriti, mentre in Cisgiordania si contano 111 morti. Lo comunica il ministero della Sanità palestinese.

*Guterres, “Sorpreso da escalation a Gaza senza precedenti”

“Incoraggiato da quello che sembrava essere un crescente consenso sulla necessità di almeno una pausa umanitaria in Medio Oriente, sono rimasto invece sorpreso da un’escalation di bombardamenti senza precedenti, che minano gli obiettivi umanitari”. E’ il messaggio del Segretario generale Onu Antonio Guterres. ”Ribadisco il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario, insieme al rilascio incondizionato degli ostaggi e alla consegna di aiuti di livello corrispondente ai drammatici bisogni della popolazione di Gaza, dove una catastrofe umanitaria si sta consumando davanti ai nostri occhi”, aggiunge.

*Onu: “Con operazione terra rischiano morte migliaia civili”

L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha ammonito circa i rischi di una operazione di terra condotta da Israele a Gaza. “Considerate le modalità con cui le operazioni militari sono state condotte fino a questo momento, nel contesto di un’occupazione che dura da 56 anni, suono il campanello d’allarme per le possibili catastrofiche conseguenze di operazioni a larga scala a Gaza e per la possibilità che altre migliaia di civili perdano la vita”, ha dichiarato Turk in una nota.

*Onu, colpito il quartiere generale di Unifil in Libano

Il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani, è stato colpito poco fa da almeno un colpo di artiglieria senza fare vittime ma solo danni materiali. Lo ha confermato il portavoce di Unifil. Fonti dell’intelligence militare libanese affermano che il proiettile, del calibro di 155 mm, è provenuto da Israele e ha colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della Linea di demarcazione tra Libano e Israele.

*Erdogan: “Dichiareremo Israele criminale internazionale di guerra”. E Israele richiama l’ambasciatore dalla Turchia

“La nostra regione deve uscire da questa spirale di violenza e guerra. La nostra proposta di organizzare una conferenza internazionale di pace Palestina-Israele è il terreno più appropriato per farlo”. Lo ha detto il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, parlando al ‘Grande raduno per la Palestina’ a Istanbul, aggiungendo che “con la partecipazione dei Paesi che contribuiranno positivamente alla questione, si dovrebbe mettere in pratica un sistema di garanzie che protegga la stabilità”. Il ministro degli Esteri Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici israeliani dalla Turchia “alla luce delle dure dichiarazioni della Turchia” stessa sulla guerra a Gaza

29 Ottobre 2023

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