Il caso
Chi e perché ha fatto lo scherzo telefonico alla Meloni sulla guerra in Ucraina
I fatti risalgono allo scorso mese di settembre quando la Premier ha avuto alcuni incontri bilaterali con diversi leader di paesi africani. Un comico ha deciso di spacciarsi proprio per uno di essi. La nota della Presidenza del Consiglio
Politica - di Redazione Web
“Vedo che molti sono stanchi. A dire la verità, potremmo essere vicini al momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita“, queste le parole di Giorgia Meloni, vittima di una burla e chiamata al telefono dal duo Vovan e Lexus, all’anagrafe Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov. Entrambi costituiscono una coppia di comici molto nota in Russia e famosa proprio per gli scherzi telefonici. Uno dei due comici si è spacciato per un leader africano, lamentando il fatto che all’Africa l’Unione Europea non riesce a destinare più fondi, in quanto, “tutti i soldi della Ue vanno all’Ucraina“. Come chiarito da Palazzo Chigi, la telefonata è stata ricevuta dalla Premier lo scorso 18 settembre.
I fatti e la guerra
In quei giorni la Meloni era impegnata all’Assemblea Generale dell’Onu e per l’occasione aveva avuto diversi incontri bilaterali con alcuni dei leader africani. La Presidente del Consiglio, riferendosi alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, ha detto: “Il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per provare a presentare i miei pensieri. La controffensiva dell’Ucraina potrebbe non andare come previsto“. In merito all’Africa e al tema migranti, la premier ha spiegato: “La situazione è piuttosto complicata: dall’inizio dell’anno sono arrivate più di 120mila persone, soprattutto dalla Tunisia. La situazione è molto difficile su tutti i fronti, la situazione umanitaria, la situazione logistica, la situazione della sicurezza. Credo che questo flusso possa aumentare a causa della situazione che si sta sviluppando in Africa“.
L’Africa, i migranti e l’Europa
La Meloni ha anche parlato dei partner europei: “L’Europa per molto tempo ha pensato di poter risolvere il problema lasciando sola l’Italia. Non capiscono che ciò è impossibile, poiché la portata di questo fenomeno colpisce, secondo me, non solo l’Unione Europea, ma anche le Nazioni Unite. Ma il problema è che agli altri non interessa. Non hanno risposto al telefono quando li ho chiamati. E sono tutti d’accordo sul fatto che l’Italia deve risolvere da sola questo problema. Questa è una posizione molto stupida“.
Il comunicato
Palazzo Chigi interviene con una nota sul caso della telefonata di due comici russi alla premier Giorgia Meloni, nella quale uno di loro si è spacciato per un leader africano. Nel colloquio telefonico, come riporta l’agenzia di stampa russa Tass, la presidente del Consiglio, ignara dello scherzo, avrebbe espresso giudizi sull’inefficacia della controffensiva ucraina. Ora la Presidenza del Consiglio esprime rammarico per la ‘trappola’ tesa dai comici e ricostruisce i fatti: “L’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni”.
L’episodio, spiega ancora Palazzo Chigi, “è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre“.