L'escalation della guerra

Tremila bimbi palestinesi uccisi, tragedia senza fine nella Striscia di Gaza

L’ambasciatore all’Onu Mansour tuona all’Assemblea generale contro la guerra, mentre sulla Striscia infuriano le bombe. La denuncia dell’Oxfam: “La fame usata come arma contro i civili”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

27 Ottobre 2023 alle 13:00

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Tremila bimbi palestinesi uccisi, tragedia senza fine nella Striscia di Gaza

È stata “un’operazione lampo” quella delle scorse ore delle forze israeliane con truppe e tank nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha detto su CNews un portavoce dell’esercito israeliano, Olivier Rafowicz, precisando che è durata “qualche ora” con l’obiettivo di “distruggere infrastrutture di Hamas”. “Decine di terroristi sono stati eliminati durante l’operazione”, ha aggiunto.

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Attacco di Israele a Khan Yunis, il bilancio sale a 22 morti
È di almeno 22 morti e oltre 100 feriti il bilancio del raid israeliano su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Fonti palestinesi segnalano inoltre che è stato bombardato il sobborgo di Zwaida, vicino a Deir al Balah nella parte centrale della Striscia, dove tra le vittime ci sono anche la giornalista palestinese Duaa Sharaf, di Al-Aqsa radio (la radio di Hamas) e suo figlio.

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Israele: “Ucciso il vice capo dell’intelligence di Hamas”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso in un attacco aereo il vice capo dell’intelligence di Hamas, Shadi Barud, considerato il braccio destro del capo politico dell’organizzazione terroristica, Yahya Sinwar. Barud è ritenuto da Israele tra i responsabili della pianificazione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre insieme a Sinwar. Sempre l’Idf ha annunciato l’uccisione del comandante di Hamas responsabile del lancio di razzi da Gaza. “Le forze di difesa israeliane hanno colpito e ucciso nella zona di Khan Younis il capo del sistema missilistico di Hamas, Hassan al-Abdullah”, fa sapere l’esercito.

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Il ministero della Sanità di Hamas: oltre 7000 morti a Gaza.
Degli oltre 7000 morti registrati a Gaza nell’ultimo bilancio delle vittime della guerra, “2.913 sono bambini”, segnala il ministero della Sanità di Hamas, che conta anche “1.709 donne”.

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Palestina all’Onu: “A Gaza uccisi 3.000 bimbi, è barbarie”
“Fermate le bombe e salvate vite. Le vite dei 2,3 milioni di civili a Gaza, le vite dei bambini, 3.000 bambini innocenti sono stati uccisi da Israele nelle ultime tre settimane”. Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu Ryad Mansour alla sessione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale Onu, parlando con la voce rotta. “È questa la guerra che alcuni di voi stanno difendendo? Questa guerra può essere difesa? Questi sono crimini, sono barbarie. Fermatela per le vite che ancora possono essere salvate”. Mansour ha condannato l’indifferenza della comunità internazionale per il numero di vittime a Gaza. I morti nella Striscia equivarrebbero a 28.000 israeliani uccisi, di cui 12.000 bambini e 6.800 donne, 72.000 feriti e 5,6 milioni di sfollati. “Ora è più scioccante, più inaccettabile, più scandaloso?”, ha sottolineato.

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Identificati i corpi di 1.117 israeliani uccisi
È salito a 1.117 il numero dei morti israeliani identificati. Lo ha fatto sapere la polizia secondo cui del totale i civili sono 808 e 309 i soldati. Il totale dei morti in Israele è di 1.400.

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Oxfam, “A Gaza la fame usata come arma di guerra”
In questo momento la mancanza di cibo viene usata come arma contro i civili di Gaza, ridotti ormai allo stremo. E’ l’allarme lanciato ieri da Oxfam, che rivolge un appello urgente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e al Governo italiano perché sia consentito l’ingresso di cibo, acqua, carburante e altri beni di prima necessità.

“Analizzando i dati forniti dalle Nazioni Unite – spiega Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – si scopre come ad oggi a Gaza stia entrando appena il 2% del cibo, rispetto a prima del 9 ottobre, quando è stato imposto l’assedio totale sulla Striscia. Misura che ha inasprito il blocco esistente, in seguito agli atroci attacchi di Hamas e alla presa di ostaggi civili israeliani. Sebbene sia stato autorizzato l’ingresso di un’esigua quantità di aiuti alimentari, non sono state autorizzate infatti importazioni commerciali di cibo”.

Mentre siamo ormai arrivati al 20esimo giorno dall’inizio dell’escalation, la situazione umanitaria è disastrosa e ben 2,2 milioni di persone stanno rimanendo letteralmente senza nulla da mangiare, sottolinea Oxfam. Nonostante dallo scorso fine settimana sia stato consentito l’ingresso a Gaza di 62 camion di aiuti attraverso il valico di Rafah, solo 30 contenevano cibo. Ciò equivale ad appena 1 camion ogni 3 ore e 12 minuti da sabato scorso. Prima del 9 ottobre, 104 camion al giorno consegnavano cibo alla popolazione, ossia un camion ogni 14 minuti.

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Onu, “Niente posti sicuri a Gaza”
L’Onu lancia un avvertimento: “nessun luogo è sicuro a Gaza”, in seguito all’intensificarsi dei raid aerei israeliani in preparazione di un’offensiva di terra ampiamente prevista.

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Israele, il numero aggiornato degli ostaggi è salito a 224
È salito a 224 il numero aggiornato degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, dopo che l’altro ieri aveva menzionato un numero complessivo di 222. Hagari ha spiegato che Israele compie un vasto sforzo operativo e di intelligence per continuare ad acquisire nuove informazioni sulla loro sorte. “La loro liberazione ha per noi la massima priorità”, ha ribadito.

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Il portavoce di Hamas: “Uccisi circa 50 ostaggi nei raid israeliani”
Il portavoce dell’ala militare di Hamas, Brigate al Qassam, Abu Obeida ha detto su Telegram che durante gli attacchi israeliani alla Striscia sono stati uccisi circa 50 ostaggi a Gaza.

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Ministro degli Esteri Iran: “Hamas pronto a rilascio civili”
Il ministro degli Esteri iraniano, Hussein Amirabdollahian, ha fatto sapere che Hamas è pronto a liberare gli ostaggi civili. Il mondo, ha aggiunto, dovrebbe sostenere la liberazione di 6 mila prigionieri palestinesi. Lo riferisce Reuters.

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Delegazione di Hamas a Mosca
La Russia ha discusso in un incontro con Hamas a Mosca della liberazione degli ostaggi e dell’evacuazione dei russi dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito alla Tass il ministero degli Esteri russo. “Un membro dell’ufficio politico del movimento di resistenza islamico Hamas, Abu Marzuk, si trova a Mosca”, ha precisato il ministero.

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Erdogan chiama il Papa: a Gaza è un massacro, Francesco ribadisce i “due Stati”
La crisi tra Israele e Palestina preoccupa il leader turco Recep Tayyip Erdogan che ieri ha chiamato il Papa, sottolineando che «gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro». Citando gli aiuti umanitari per la popolazione della Striscia inviati da Ankara, Erdogan ha lanciato un appello per sostenere gli sforzi della Turchia e ha affermato che «la pace permanente nella regione, che ospita i luoghi sacri delle tre religioni monoteistiche, sarà possibile solo con la creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e geograficamente integrato ai confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale».

La situazione di Gaza preoccupa anche il Pontefice che tutti i giorni si informa direttamente, telefonando alla parrocchia della piccola comunità cattolica della Striscia, divenuta un riparo per quelli che cercano di scampare alle bombe. Nella telefonata con Erdogan il Papa ha «espresso il suo dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme», ha riferito il portavoce vaticano Matteo Bruni.

27 Ottobre 2023

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