Si toglie la vita in Erasmus, un sospettato di stupro nel caso della 21enne morta a Lecce
Strettissimo riserbo nelle indagini sulla tragedia della giovane francese. L'inchiesta per istigazione al suicidio. Al vaglio amicizie e profili social della ragazza
Cronaca - di Redazione Web
Sequestrati sia il diario che il telefono cellulare di Julie Tronet, la ragazza di 21 anni, francese, che si è tolta la vita a Lecce, dove si trovava nell’ambito del progetto di scambio universitario Erasmus. Ci sarebbe un sospettato, un ragazzo brindisino secondo quanto scrive Il Corriere del Mezzogiorno. Dietro la tragedia, secondo quanto emerso da subito, ci sarebbe un caso di violenza sessuale di cui la giovane avrebbe parlato ma senza denunciare. La Procura di Lecce coordinata da Leonardo Leone De Castris, ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio. Sul caso indaga la Squadra Mobile della polizia che sta cercando di ricostruire le ultime ore della vittima e le ragioni dietro la tragedia. Le indagini procedono nel massimo riserbo.
Julie Tronet era originaria di Rang Du Fliers, nella regione dell’Alta Francia, studentessa di filosofia. La polizia scientifica ieri pomeriggio ha condotto un nuovo sopralluogo nell’appartamento di via Pappacoda dove la ragazza viveva e dov’è stata ritrovata, impiccata all’anta di un armadio, dopo l’allarme fatto scattare da uno dei coinquilini. La pm Rosaria Petrolio domani conferirà l’incarico per condurre l’autopsia sul corpo della vittima. La 21enne non aveva denunciato le molestie, ne avrebbe però parlato ad amici. Un referto medico riportava dei segni che la giovane aveva attribuito ad atti sessuali non consenzienti.
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La ragazza però avrebbe rifiutato di sottoporsi ad altri accertamenti medici consigliati dai sanitari. Da accertare se le violenze si siano consumate proprio nella residenza universitaria dove la ragazza viveva con altri tre inquilini, tutti studenti Erasmus come lei. La polizia ha ascoltato le testimonianze di amici, amiche, coinquilini, compagni di corso e altri conoscenti. Al vaglio anche i profili social della ragazza. Il messaggio di addio indirizzato alla famiglia sarebbe stato ritrovato nel diario della ragazza.
L’Università in segno di lutto ha rimandato tutte le manifestazioni pubbliche dell’ateneo. “È con profondo dolore che la comunità accademica si stringe attorno alla famiglia, agli amici e ai compagni di corso della studentessa scomparsa tragicamente. Per questa ragione le manifestazioni pubbliche dell’ateneo in programma nei prossimi giorni, ad eccezione degli open day informativi per gli studenti delle scuole superiori, sono sospese e rinviate a data da destinarsi”, aveva annunciato in una nota il rettore Fabio Pollice.
“In questo tempo presente, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, soprattutto negli anni dell’adolescenza e della giovinezza, hanno fragilità e bisogni che dobbiamo saper ascoltare, sostenere, accompagnare per evitare che si sentano soli e sopraffatti di fronte ad alcune situazioni limite. Un impegno che deve vederci coinvolti tutti, ognuno nel proprio ruolo e secondo le proprie possibilità”, il post sui social del sindaco Carlo Salvemini.