Un nuovo caso Gershkovich

Alsu Kurmasheva arrestata in Russia, è la seconda giornalista finita in manette dallo scoppio della guerra: accusata di spionaggio

Esteri - di Carmine Di Niro

19 Ottobre 2023 alle 10:50

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Alsu Kurmasheva arrestata in Russia, è la seconda giornalista finita in manette dallo scoppio della guerra: accusata di spionaggio

Un secondo giornalista americano è stato tratto in arresto in Russia. Dopo Evan Gershkovich, reporter del Wall Street Journal, fermato lo scorso marzo in un ristorante di Ekaterinburg con l’accusa di spionaggio, questa vota è il turno di Alsu Kurmasheva.

Giornalista di doppia nazionalità, russa e statunitense, Kurmasheva lavora per Radio Free Europe/Radio Liberty, un’emittente radiofonica finanziata dal Congresso degli Stati Uniti con corrispondenti in 23 Paesi. La reporter lavorava da Praga, in Repubblica Ceca, ma era temporaneamente entrare in Russia lo scorso 20 maggio per motivi familiari. Il 2 giugno era stata quindi fermata all’aeroporto di Kazan, nel Tatarstan, dove le autorità le avevano ritirato entrambi i passaporti e multata per non aver dichiarato di avere anche un passaporto statunitense, oltre a quello russo.

Priva di documenti, Kurmasheva è dovuta rimanere in Russia e il 18 ottobre è stata arrestata con l’accusa di non essersi registrata come “agente straniero”: si tratta di una legge russa, una delle tante formula che consente alle autorità russe di indicare persone o organizzazioni che secondo il governo ricevono fondi dall’estero per svolgere attività antigovernativa, un metodo in sostanza per reprimere la libertà di stampa e non solo.

L’accusa a Kurmasheva è di aver raccolto o tentato di raccogliere informazioni relative alle attività militari della Russia per riferirle a fonti straniere: se condannata rischia fino a cinque anni di carcere.

Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), con sede a New York, si è detto “profondamente preoccupato” per le accuse rivolte contro Kurmasheva. Le autorità russe devono “rilasciarla immediatamente e ritirare tutte le accuse contro di lei“, ha detto Gulnoza Said, coordinatore del programma Europa e Asia centrale del Cpj. “Il giornalismo non è un crimine e la detenzione di Kurmasheva è un’ulteriore prova che la Russia è determinata a soffocare il giornalismo indipendente“. “Alsu è stata arrestata semplicemente perché è una dipendente di Radio Liberty. In effetti, ora qualsiasi giornalista indipendente in Russia rischia la stessa cosa“, ha detto il Cpj citando una collega di Kurmasheva, a condizione di restare anonima per paura di ritorsioni.

Come detto inizialmente, in Russia è già stato sottoposto ad arresto un secondo giornalista americano, il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich: al momento dell’arresto lavorava a Mosca da sei anni e sembra che allora stesse lavorando a un articolo sulle operazioni del Gruppo Wagner.

Al momento il processo contro Gershkovich è in corso ma a porte chiuse, senza alcun accesso per la stampa: non sono neanche note le prove a sostegno delle accuse di spionaggio contro di lui, che prevedono una pena che può arrivare ad un massimo di 20 anni. Il giornalista dovrebbe rimanere in custodia cautelare fino almeno al prossimo 30 novembre, ma il termine è già stato posticipato tre volte.

19 Ottobre 2023

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