Un fallimento
La Tunisia restituisce all’Ue 60 milioni di aiuti, schiaffo di Saied al duo Meloni-von der Leyen: il Memorandum è un flop
L’ennesima prova che il Memorandum firmato dalla premier Giorgia Meloni assieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e l’autocrate Kais Saied, presidente tunisino, sia al momento un flop.
Saied ha infatti confermato che la Tunisia ha restituito i 60 milioni di euro versati dalla Commissione Ue sul conto della Banca centrale tunisina il 3 ottobre scorso, somma che nelle intenzioni di Roma e Bruxelles sarebbe servita a convincere il governo tunisino a collaborare con l’Europa per fermare l’approdo di migranti nel Vecchio Continente.
- Meloni rompa il patto con Saied, il dittatore della Tunisia è un farabutto
- Perché la Tunisia non è un paese sicuro: sopraffazioni e torture del regime di Saied
- Schiaffo della Tunisia all’UE, il Presidente Saied rifiuta i fondi: “Non accettiamo la carità, somme irrisorie”
- Tunisia non sicura, di cosa si stupisce la Meloni?
Le motivazioni sono un colpo da KO per il duo Meloni-von der Leyen, che si sono spese in prima persona per l’intesa con Tunisi: “Questo metodo viola la nostra dignità e ci mette di fronte ad un fatto compiuto sul quale non siamo stati nemmeno consultati”, ha spiegato Saied nel dire ‘no’ ai milioni dell’Europa.
Il popolo tunisino, ha aggiunto, “rifiuta i favori previsti a qualsiasi titolo e accetta di trattare solo nello spirito di partenariato strategico basato sull’uguaglianza e sul rispetto“. Il ministro degli Esteri, Nabil Ammar, in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano arabofono Al Chorouk e citata oggi dall’Ansa, aveva affermato che la Tunisia ha restituito i fondi il 9 ottobre scorso. “L’importo fornito dall’Unione europea all’insaputa delle autorità tunisine nell’ambito del piano di ripresa post Covid-19 è stato restituito“, ha quindi confermato Saied durante un incontro con il primo ministro Ahmed Hachani e la ministra delle Finanze Sihem Boughediri Namsia al Palazzo di Cartagine, riportato in un video dalla stessa presidenza.
Il presidente tunisino ha affermato che la Tunisia è capace di superare tutte le difficoltà con i propri mezzi, attraverso la determinazione del suo popolo ad essere indipendente nelle scelte nazionali e coinvolgendo tutti “nella guerra di liberazione che stiamo conducendo e che faremo accettare solo per emergere vittoriosi, con la nostra sovranità e dignità nazionale intatte“.
Di “fallimento completo dell’accordo sui migranti con la Tunisia” parla l’eurodeputato di Italia Viva Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe. “Il governo tunisino ha restituito i 60 milioni di euro di fondi europei che le erano stati assegnati. I mirabili risultati di Giorgia Meloni: dopo le promesse e la propaganda il nulla”, scrive Danti.
La restituzione dei 60 milioni di euro di fondi europei versati meno di dieci giorni fa a Tunisi sono “il fallimento diplomatico e politico di chi pensava di utilizzare il ‘metodo Erdogan‘ anche nel Nord Africa, e cioè soldi in cambio del trattenimento dei migranti, una soluzione disumana che non poteva funzionare”, è invece l’accusa che arriva da Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Di fronte alla figuraccia, da Bruxelles si prova quindi a “mettere una pezza” su una vicenda che è un durissimo colpo per Meloni e soprattutto Ursula von der Leyen, che punta con le elezioni europee del 2024 a vedersi confermata alla guida della Commissione. La restituzione dei 60 milioni di euro “non cambia il fatto che continuiamo a lavorare sui pilastri del memorandum d’intesa”, ha provato a smorzare le polemiche la portavoce per la Politica di Vicinato Ana Pisonero, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Secondo la Pisonero, i 60 milioni restituiti da Tunisi erano vecchi fondi destinati al sostegno al bilancio del governo tunisino e non fanno parte né del pacchetto di 67 milioni di euro previsti per le politiche sull’immigrazione, che provengono in parte dai fondi precedenti e in parte dai 105 milioni previsti dal Memorandum d’intesa in quest’area, né dell’altro pacchetto da 150 milioni di euro previsto dal Memorandum per l’aiuto macroeconomico a Tunisi.
Non solo. Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha anche aggiunto che sono previsti e confermati ulteriori pagamenti per la Tunisia “nel contesto dell’attuazione del Memorandum d’intesa, che ha ancora molta strada da fare”.