"Israele viene prima di tutto"

Chi è Benny Gantz, l’ex capo dell’esercito nel nuovo governo di unità nazionale in Israele

L'accordo con Benjamin Netanyahu. Il leader centrista aveva posto la condizione della creazione di un gabinetto di guerra. "C'è un tempo per la pace e un tempo per la guerra e questo è il tempo per la guerra"

Esteri - di Redazione Web - 12 Ottobre 2023

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Chi è Benny Gantz, l’ex capo dell’esercito nel nuovo governo di unità nazionale in Israele

Benny Gantz ha definito questi giorni come “il momento più difficile che abbia mai conosciuto” Israele. Il leader del partito centrista “Blu e Bianco” ieri ha raggiunto l’accordo con il Premier Benjamin Netanyahu per la formazione di un governo di unità nazionale. Governo che dovrà durare fino alla fine della guerra scatenata dopo l’attacco improvviso e senza precedenti dei terroristi di Hamas nel sud dello Stato Ebraico. Gantz ha definito la decisione dell’accordo “non politica, è un’alleanza per il nostro futuro, che porterà a una chiara vittoria e cambierà la realtà, affrontando ogni sfida”.

L’accordo è arrivato ieri dopo che era stato invocato fin dalle prime ore degli attacchi. I negoziati erano andati avanti per giorni. Era stato lo stesso Gantz a imporre, come condizione per la sua partecipazione, la creazione di un gabinetto di guerra ristretto per affrontare la situazione. Gabinetto che sarà composto da lui stesso e dal premier oltre che dal ministro della Difesa Yoav Gallant, mentre l’ex capo di Stato maggiore Gadi Eisenkot e il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer saranno osservatori. Un posto è stato lasciato vuoto da Yair Lapid, altro leader centrista di opposizione che ha rifiutato di entrare nel governo.

La sua di condizione era l’uscita dall’esecutivo dei partiti di estrema destra e ultraortodossi – Otzma Yehudit di Itamar Ben-Gvir e Sionismo Religioso di Bezalel Smotrich – che aveva fatto definire l’ultimo governo di Netanyahu come quello più a destra nella storia di Israele. Durante la guerra non sarà avanzata alcuna legislazione alla Knesset, il parlamento dello Stato ebraico, e sarà sospeso il percorso della contestata riforma della Giustizia voluta dal premier che aveva scatenato dure proteste ed enormi manifestazioni di piazza. L’unico che aveva espresso opposizione al nuovo governo era stato Ben-Gvir. “Israele viene prima”, il commento di Gantz.

Benjamin “Benny” Gantz ha formato il suo partito nel dicembre 2018. Lo aveva chiamato Hose L’Yisrael, “Resilienza per Israele”. Ha 64 anni, è un ex militare. Ha cominciato la carriera nell’esercito come paracadutista e ha lavorato come funzionario di collegamento per gli Stati Uniti. Dal 2011 al 2015 è stato il capo dell’esercito israeliano. Quando si è congedato molti partiti politici gli avevano proposto la candidatura, a riprova della sua popolarità. “Resilienza” era un partito centrista con l’obiettivo di “rafforzare lo stato di Israele in quanto paese ebraico e democratico alla luce della visione sionista così come è stata espressa nella Dichiarazione di indipendenza”.

A febbraio 2019 era stato annunciato l’accordo tra Gantz e Lapid per la creazione di un partito centrista, “Blu e bianco”. Non era bastato a vincere le elezioni. Gantz è stato anche vice primo ministro di Israele, ministro della difesa e presidente della Knesset. “Capisco la paura, capisco il dolore ma Israele ha l’esercito più forte della regione” ma “c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra e questo è il tempo per la guerra” ha dichiarato citando la Bibbia in un discorso con il primo ministro Benjamin Netanyahu.

12 Ottobre 2023

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