A Primavalle a Roma

Uccisa e nascosta in un armadio, confessa il figlio: “Troppo cattivo odore, non sapevo cosa fare”

Il cadavere sarebbe rimasto in casa per dieci giorni. Forse un debito dietro il delitto. L'omicidio nello stesso quartiere sconvolto dai femminicidi della 17enne Michelle Maria Causo e dell'infermiera 52enne Rossella Nappini

Cronaca - di Redazione Web

30 Settembre 2023 alle 19:25

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Uccisa e nascosta in un armadio, confessa il figlio: “Troppo cattivo odore, non sapevo cosa fare”

Dopo una decina di giorni ha raccontato tutto ai carabinieri. Avrebbe ucciso la madre, messo il cadavere in un sacco sigillato e messo tutto in un armadio. Si trova in stato di fermo un uomo di 59 anni, al momento al carcere di Regina Coeli a Roma. La vittima è una donna di 88 anni. La vicenda tragedia familiare si è verificata a Primavalle, quartiere nella zona nord-ovest di Roma da poco sconvolto dai femminicidi della 17enne Michelle Maria Causo e dell’infermiera 52enne Rossella Nappini.

La scorsa notte intorno alle 2:00 è arrivata una chiamata ai carabinieri. I militari della Stazione di Roma Montespaccato e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno ascoltato l’uomo e ne hanno seguito le indicazioni fino ad arrivare in via Pietro Gasparri. Sul posto è intervenuto il medico legale, il magistrato di turno ed i Carabinieri del Nucleo Investigativo per i primi rilievi.

I carabinieri hanno effettivamente trovato il cadavere della donna uccisa sigillato in un sacco all’interno di un armadio in una camera da letto. L’omicidio risalirebbe ad almeno una settimana fa secondo i primi rilievi medici, la donna sarebbe stata colpita da diverse coltellate che hanno raggiunto la donna alle spalle. Il sacco era chiuso quasi ermeticamente. Stando alle prime informazioni l’uomo, che non lavorava, non avrebbe mai dato segni di debolezza o di difficoltà psichiche.

“C’era troppo cattivo odore, non sapevo cosa fare. Non sapevo più come tenerla nascosta”, avrebbe dichiarato l’uomo secondo Repubblica. Il pentimento sarebbe arrivato mentre i carabinieri lo portavano via da casa. “Avevo un debito col condominio di tremila euro e non riuscivo a confessarglielo”. L’uomo aveva sempre vissuto con la madre. I vicini non avrebbero avvertito urla ma hanno raccontato di aver percepito quel cattivo odore, senza pensare a una tragedida del genere.

30 Settembre 2023

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