Il giallo di Modena

Omicidio del primario Giorgio Montanari, dopo 42 anni svolta nel cold case: indagato padre di un bambino nato con lesioni

Cronaca - di Redazione

14 Settembre 2023 alle 15:34

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Omicidio del primario Giorgio Montanari, dopo 42 anni svolta nel cold case: indagato padre di un bambino nato con lesioni

A 42 anni dal suo omicidio, si riaprono le indagini sulla morte del professore Giorgio Montanari, direttore della clinica ostetrico-ginecologica del Policlinico di Modena, ucciso all’età di 51 anni con sette colpi di pistola la sera dell’8 gennaio 1981, poco dopo aver concluso una giornata di lavoro in ospedale.

La Procura di Modena ha infatti iscritto nel registro degli indagati una persona, papà di un bimbo che riportò lesioni durante il parto all’epoca dei fatti. Il movente, stando agli inquirenti che hanno delegato le indagini alla Squadra mobile di Modena, sarebbe da ricercare in una ritorsione nei confronti dell’allora primario.

All’indagato si è arrivati, come riporta il Resto del Carlino, dopo aver riesaminato i documenti dell’epoca e, soprattutto, le cartelle cliniche dei pazienti. Secondo la Procura vi sarebbero gli elementi per indagare l’uomo: avrebbe ucciso Montanari per vendicarsi delle lesioni subite dal figlio neonato durante il parto all’epoca dei fatti.

Il corpo di Giorgio Montanari fu trovato privo di vita nella sua auto. A scoprirlo una tecnica del laboratorio d’analisidel policlinico modenese, in grado però di individuare solo l’ombra di una persona che si allontanava dalla via dove avvenne il delitto, testimonianza non sufficiente per il riconoscimento di un colpevole all’epoca dei fatti.

Nell’ambito delle indagini gli inquirenti hanno ascoltato diversi sanitari in veste di persone informate sui fatti. Una spinta decisiva alla riapertura dell’inchiesta, come riferisce l’edizione bolognese di Repubblica, sarebbe arrivata dal lavoro di un pool di esperti incaricati dalla moglie del primario, Anna Ponti, impegnata da quarant’anni nella ricerca della verità.

Una relazione di una sessantina di pagine è finita sulla scrivania dei pm titolari del fascicolo, ‘firmata’ dal giornalista Pier Luigi Salinaro, dalla film-maker Elisabetta Di Sopra e dalla genetista-criminologa dell’Università di Bari Antonella Delfino Pesce.

Le indagini sull’omicidio Montanari erano già state oggetto di archiviazione: una prima volta nel 1991, quindi nel 2020 dopo la prima riapertura dell’inchiesta nel 2017. All’epoca dell’omicidio del primario una delle piste seguite fu quella del movente “ideologico”, ovvero una aggressione mortale a causa delle idee “progressiste” di Montanari in tema di aborto, ma questa ipotesi non ebbe alcun riscontro investigativo. Senza esito anche le indagini riguardanti la sfera personale del primario, fino alla svolta di queste ore del “cold case”.

di: Redazione - 14 Settembre 2023

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