La diplomazia della Santa Sede
L’ultimo step della ‘pax vaticana’, Zuppi inviato dal Papa a Pechino: l’obiettivo è fermare la guerra in Ucraina
La missione di pace voluta dal Pontefice e che vede ancora protagonista il cardinale. Il viaggio in accordo con Washington e Bruxelles. Il Presidente della Cei incontrerà le massime autorità cinesi ma non Xi Jinping
Esteri - di Redazione Web
Il cardinale Matteo Zuppi è partito per la Cina ed è atteso oggi nella capitale Pechino. Il Presidente della Cei è all’ultimo step della strategia diplomatica del Vaticano. L’obiettivo di Papa Francesco è quello di coinvolgere il paese di Xi Jinping nel processo di pace in Ucraina. Il Dragone è infatti considerato un attore protagonista, sia per il proprio ruolo nello scenario geopolitico globale, sia per l’influenza che potrebbe avere sulla Russia di Vladimir Putin.
Perché il cardinale Zuppi è a Pechino
Zuppi negli ultimi mesi è stato sia nelle capitali coinvolte nel conflitto, ovvero Mosca e Kiev, che a Washington. Questo viaggio in Cina è stato organizzato nei minimi dettagli e tutti gli spostamenti del cardinale, con i rispettivi giorni e orari, sono rimasti segreti per questioni di sicurezza. Il Presidente della Cei incontrerà le massime autorità del regime cinese. Forse, già domani, l’incontro con il primo Ministro Li Qiang. Improbabile un faccia a faccia con il Presidente Xi.
Gli alleati
Anche la Nato e l’Unione europea sono a conoscenza della missione diplomatica vaticana. Il Governo italiano ha contribuito in prima persona all’organizzazione. Secondo quanto riportato da La Repubblica, se da un lato il governo Meloni è fortemente vincolato all’asse atlantista, dall’altra sta muovendo qualche filo per ottenere almeno un cessate il fuoco. “Noi sosteniamo tutte le iniziative di pace purché alla fine sia una pace giusta che è quella che garantisca indipendenza e libertà all’Ucraina“, ha affermato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha poi concluso: “L’ho detto anche in occasione della mia visita la scorsa settimana a Pechino: noi guardiamo con favore alla missione del cardinale Zuppi voluta da Papa Francesco perché è una missione di pace. Noi siamo per la pace e vogliamo che si costruisca la pace“.
Gli attriti con Kiev
Il viaggio di Zuppi giunge dopo giorni di forti polemiche tra Kiev e il Vaticano. Il motivo? Le parole pronunciate da Papa Francesco sulla cultura russa che il governo ucraino ha bollato come pro-Cremlino e favorevoli a Mosca. Il cardinale ha intanto dichiarato: “Deve essere una pace scelta dagli ucraini, con le garanzie, l’impegno, lo sforzo di tutti. E quindi chiaramente quello della Cina è uno degli elementi forse più importanti“.