Gli esiti del voto (illegale)
Putin trionfa nelle elezioni-farsa nelle regioni ucraine annesse illegalmente: Russia Unita stravince anche a Mosca
Esteri - di Carmine Di Niro
Una farsa doveva essere ed una farsa è stata. Le elezioni amministrative tenute tra venerdì e domenica nei territori ucraini illegalmente annessi nel settembre dello scorso anno dalla Russia, occupati militarmente dalle forze armate fedeli al Cremlino, hanno ovviamente visto prevalere Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.
Elezioni illegali per tutta la comunità internazionale, in un clima descritto così da Ivan Fedorov, sindaco ucraino di Melitopol, città controllata dai russi nella regione di Zaporizhzhia. All’agenzia Associated Press aveva spiegato che i residenti locali, scesi a 60mila rispetto ai 149mila di prima dello scoppio del conflitto, sono stati costretti a recarsi alle urne. “Quando hai di fronte una persona armata, è difficile dire di no”, ha spiegato Fedorov. “Le autorità – ha dichiarato il sindaco ucraino in esilio – fermano le persone per strada per controllare i loro documenti d’identità e trattengono chiunque sembri sospettoso. La gente è intimidita e spaventata, perché tutti capiscono che un’elezione in una città occupata è come votare in prigione”.
La Commissione elettorale russa ha dunque dichiarato che il partito di Putin ha vinto le elezioni locali nelle quattro regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk: Russia Unita si sarebbe aggiudicato l’80% dei consensi nella regione di Zaporizhzhia, il 74% in quella di Kherson, il 75% nel Luhansk e il 79% nel Donetsk, percentuali non verificabili visto che la correttezza delle procedure di voto è stata pressoché nulla.
The head of the Russian Central Election Commission Ella Pamfilova has praised the ongoing election campaign in Russia:
“If you take a retrospective view and compare the number of violations, for example, ten or twelve years ago and now – it’s heaven and earth,” Pamfilova added… pic.twitter.com/jtCuNuPl3r
— NEXTA (@nexta_tv) September 10, 2023
Il dato su cui la propaganda russa ha puntato maggiormente è stato però quello sull’affluenza, come a testimoniare la fedeltà degli ucraini al potere di Mosca: secondo la Commissione elettorale russa nei territori annessi del Luhansk e del Donetsk, tre cittadini su quattro avrebbero imbucato la scheda, mentre l’affluenza nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson avrebbe superato il 60 per cento. Cifre da record ma quantomeno dubbie: in buona parte delle regioni interessate dalle elezioni si è votato tra bombardamenti e combattimenti sul campo dei due eserciti.
In un comunicato condiviso dall’agenzia di stampa russa Tass, il leader di Russia Unita Dmitry Medvedev, ex presidente ed ex primo ministro russo, ha detto di tenere “in grande considerazione i voti di tutti gli elettori”, ma che “i voti delle persone che vivono nei nostri nuovi territori, nel Donbass, hanno un significato enorme per il nostro partito”.
Russia Unita che ha vinto anche le elezioni nella capitale Mosca, dove si è andati al voto per il rinnovo del sindaco: il primo cittadino uscente Sergey Sobyanin ha ottenuto il quarto mandato e vince le elezioni a sindaco di Mosca con il 76,39%, secondo i dati diffusi dalle autorità russe.