Le accuse al Pontefice
“Papa Francesco è filorusso, nessuna mediazione del Vaticano”: continua il delirio di Kiev
Le accuse del consigliere del Presidente di Zelensky che tira in ballo gli investimenti della Russia nella Banca Vaticana. "È del tutto evidente a tutti"
Esteri - di Redazione Web
Parole durissime e gravissime dall’Ucraina in attacco di Papa Francesco. “Il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l’Ucraina o la giustizia”. Non una novità certo le accuse di Mikhail Podolyak, capo consigliere del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Per Podolyak l’Ucraina non riceverebbe una “giusta valutazione” dal Vaticano. Le dichiarazioni sono state rilasciate al canale 24 e riprese dal sito di informazione vaticana Il Sismografo. Vanificato ogni sforzo del Vaticano per una mediazione, per una risoluzione del conflitto.
Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, protagonista anche delle trattative che portarono agli accordi di pace in Mozambico. Era volato a Kiev, a Mosca e a Washington, dietro incarico del Pontefice, per intavolare delle discussioni a proposito delle trattative di pace. Era in programma anche un viaggio in Cina. Il quotidiano libanese L’Orient-Le Jourera arrivato a scrivere di un possibile incontro tra Putin e Zelensky negli Emirati Uniti a margine dellaCop28, la conferenza internazionale sul clima, prevista a Dubai il prossimo 30 novembre. Niente da fare, tutto da buttare a quanto pare dalle parole del consigliere del Presidente di Zelensky.
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“Non ha senso parlare di un mediatore chiamato Papa Francesco se questi assume una posizione filorussa che è del tutto evidente a tutti“, ha continuato Podolyak. “Dobbiamo guardare agli investimenti che la Russia sta facendo nella Banca Vaticana. Perché una posizione così strana in di un paese chiamato Vaticano. Dobbiamo analizzare questo in modo un po’ più dettagliato”.
Le accuse erano scattate anche dopo il discorso pronunciato dal Papa il 25 agosto in collegamento video alla Giornata della Gioventù russa a San Pietroburgo. Il portavoce del ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina, Oleg Nikolenko, aveva accusato: “È davvero un peccato che le idee di una grande potenza russa, che in realtà sono la causa dell’aggressività cronica della Russia, consapevolmente o inconsapevolmente, escano dalle labbra del Papa, la cui missione, a nostro avviso, è proprio quella di aprire gli occhi della gioventù russa sul corso distruttivo dell’attuale leadership russa. È con questo tipo di propaganda imperialista, con i legami spirituali e con la necessità di salvare la grande Madre Russia, che il Cremlino giustifica l’assassinio di migliaia di ucraini e la distruzione di centinaia di città e villaggi ucraini”.
La nunziatura apostolica in Ucraina aveva fermamente rigettato le accuse. “Non dimenticatevi dell’eredità. Voi siete eredi della grande Russia: la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro il Grande, Caterina II, quell’impero russo grande, colto, di tanta cultura, di tanta umanità. Non rinunciate mai a questa eredità. Voi siete gli eredi della grande Madre Russia, andate avanti. E grazie. Grazie per il vostro modo di essere, per il vostro modo di essere russi”, aveva detto il Papa. Parole che erano state apprezzate dal Cremlino. Le polemiche erano già esplose nel 2022, alla via crucis al Colosseo, quando vennero scelte una donna ucraina e una donna russa per portare il crocifisso.