La mattanza di Stato

Regina Coeli, detenuto 21enne si toglie la vita in cella: è il 49esimo suicidio avvenuto in carcere dall’inizio dell’anno

Ieri c'è stato l'ennesimo episodio di una strage silenziosa. La vittima credeva di essere stato infetto dalla scabbia. Era un senza fissa dimora. Intanto a Viterbo un recluso è deceduto a causa di un malore

Cronaca - di Andrea Aversa

11 Settembre 2023 alle 15:46 - Ultimo agg. 11 Settembre 2023 alle 15:50

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Chi è il detenuto che si è tolto la vita a Regina Coeli

Aveva solo 21 anni. Era un giovane di origini italiane, un senza fissa dimora. Ecco chi è la vittima della mattanza di Stato che da anni caratterizza il sistema penitenziario italiano: quello dei suicidi. Il 21enne è stato il numero 29 avvenuto dall’inizio dell’anno. Era detenuto a Regina Coeli, la notizia è stata resa nota domenica scorsa. Secondo quanto appreso da l’Unità, grazie al supporto dell’associazione Sbarre di zucchero, il ragazzo era finito in cella – per via cautelare – lo scorso 30 luglio.

Chi è il detenuto che si è tolto la vita a Regina Coeli

Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) ha precisato che la vittima credeva di essere infetto dalla scabbia. “L’ennesimo suicidio di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze – ha dichiarato il Segretario nazionale Donato CapeceE si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 25mila tentati suicidi ed impedito che quasi 190mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Le Autorità istituzionali e regionali – ha concluso Capece – attivino subito, un tavolo permanente sulle criticità delle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici“.

Il Garante e il caso-Viterbo

La situazione nel Lazio, in cui sono detenute oggi oltre seimila persone è sempre più critica. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno“, ha invece affermato Maurizio Veneziano, responsabile penitenziario per la regione Lazio. Intanto caos nel carcere di Mammagialla a Viterbo. Un detenuto è deceduto per un malore, un altro è stato salvato da un tentativo di suicidio. Segnalato anche l’inizio di una rivolta poi sedata e terminata.

11 Settembre 2023

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