La famiglia nobiliare

Chi sono Giorgiana e Guglielmo Notarbartolo di Villarosa, nobili e milionari ma per la giustizia sociale

I diversi rami della famiglia hanno collezionato nel corso dei secoli numerosi feudi e titoli nobiliari, fra cui tre principati, due ducati, cinque marchesati, una contea ed oltre venti baronie.

Editoriali - di Umberto De Giovannangeli

7 Settembre 2023 alle 13:00

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Chi sono Giorgiana e Guglielmo Notarbartolo di Villarosa, nobili e milionari ma per la giustizia sociale

Ricchi, nobili, ma con un profondo senso di giustizia. Ebbene sì, esistono, anche in Italia. Rampolli di una famiglia nobiliare siciliana di illustri e antichi lignaggi: i Notarbartolo. Essa vanta origini medioevali e personaggi illustri che hanno dato un significativo contributo alla vita sociale, politica, militare, intellettuale ed artistica dell’isola. I diversi rami della famiglia hanno collezionato nel corso dei secoli numerosi feudi e titoli nobiliari, fra cui tre principati, due ducati, cinque marchesati, una contea ed oltre venti baronie.

La linea dei duchi di Villarosa, accumulò un notevole patrimonio fondiario e prestigio sociale, culminato con l’acquisizione da parte di Francesco (1686-1750) della ducea di Villarosa, il primo dei Notarbartolo il cui nome appaia legato alla storia siciliana è Pietro, segretario del re Federico d’Aragona nel 1296, castellano nel 1299 e nel 1300 signore di Polizzi: e con lui comincia la documentazione genealogica storicamente concatenata della famiglia. Giorgiana e Guglielmo Notarbartolo di Villarosa, entrambi giovani membri della famiglia Marzotto, entrambi figli di Veronica e nipoti del conte Paolo Marzotto.

La prima era stata l’unica italiana tra i 102 milionari che nel 2022 firmarono una lettera-appello simile a questa presentata al Forum economico di Davos. E’ la promotrice del 2030 Social Impact Special Prize Inclusion of All, Vive a Londra. Il secondo, Guglielmo Notarbartolo di Villarosa, 36 anni, è capo del private equity e venture capital della holding Pfc e fondatore di Anya Capital, con un portafoglio da 35 milioni di euro.L’accumulazione di ricchezza oltre una certa soglia è una forma di disconnessione dalle proprie priorità umane e dalla realtà sociale che ci circonda – dice – Chi ha denaro e chi gestisce denaro è depositario di una responsabilità verso il collettivo: il ritorno sociale e ambientale deve essere incluso in ogni calcolo finanziario che anticipi un investimento”.

7 Settembre 2023

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