L'incidente ferroviario
Video prima della strage di Brandizzo, “Se dico treno spostatevi”
Il video girato da Kevin Laganà li ritrae mentre sono a lavoro coscienti che non hanno ancora ricevuto nessuna indicazione sul proseguimento dei lavori.
Cronaca - di Graziella Balestrieri
È un video surreale e sconcertante allo stesso tempo, quello che è in mano alla procura di Ivrea, che è stato pubblicato ieri da tutti i siti di informazione, dopo essere stato ritrovato sulla pagina Instagram di uno degli operai che ha perso la vita. Il video girato da Kevin Laganà, il più giovane dei cinque operai che ha perso la vita sulle rotaie della stazione di Brandizzo, li ritrae mentre sono a lavoro in un clima disteso, coscienti però che non hanno ancora ricevuto nessuna indicazione sul proseguimento dei lavori.
Da lontano si sente una voce dire “ragazzi, cominciamo, se vi dico treno andate da quella parte perché i treni passano da lì”. Ed è proprio Kevin a rispondere al suo referente “ancora non abbiamo l’autorizzazione”. La testimonianza, inconsapevole, di questo video girato da Kevin e depositato in procura dagli avvocati Marco Bona ed Enrico Calabrese (rappresentanti legali del ragazzo) aggrava la situazione del referente di Rfi Antonio Massa (uno dei due superstiti) che aveva il compito di occuparsi della sicurezza sul lavoro e che dopo queste parole conferma il fatto che, cosciente del pericolo, ha autorizzato lo stesso la continuazione dei lavori.
Quasi con un sarcasmo che sa di accettazione delle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti, Kevin risponde “ho capito, scappiamo…mi butto contro la cancellata”. Ieri intanto è stata ascoltata in procura Vincenza Rapaci, 25 anni, la giovane dirigente che per tre volte avrebbe avvisato Antonio Massa con queste parole “deve passare un treno in ritardo “e “non potete fare i lavori prima di mezzanotte” e poi ancora “aspetta che chiedo”. A quanto pare, però nulla di nuovo, in una pratica di lavoro che, come è successo a Brandizzo, è da considerare un metodo consolidato e non solo un incidente dove la comunicazione non ha funzionato. Tutto questo sulla pelle degli operai.