La prima per un ex presidente

Trump fermato e rilasciato in Georgia: la foto segnaletica fa il giro del mondo

Quarta incriminazione per Trump, rilasciato sotto cauzione di 200mila dollari. Resta il candidato favorito dei Repubblicani alle primarie per le elezioni del 2024

Esteri - di Antonio Lamorte

25 Agosto 2023 alle 10:55 - Ultimo agg. 4 Marzo 2024 alle 10:03

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Trump fermato e rilasciato in Georgia: la foto segnaletica fa il giro del mondo

Sta facendo il giro del mondo la foto segnaletica di Donald Trump: è la prima di un ex Presidente degli Stati Uniti, scattata nel carcere di Fulton, in Georgia, dove il tycoon si è costituito e dov’è stato messo in stato di fermo dopo essere stato incriminato a metà a agosto dalla Procura dello stato. L’ex inquilino della Casa Bianca è accusato del tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 nello Stato. Si tratta della quarta incriminazione per Trump spiccata quest’anno, la quarta volta che viene fermato e rilasciato sotto cauzione, questa volta di 200mila dollari.

Se le altre tre udienze si erano tenute in aule di tribunale, questa volta l’udienza si è tenuta in carcere. All’ex presidente sono state prese le impronte digitali e gli è stata scattata una foto segnaletica, immediatamente resa pubblica, matricola P01135809. È diventata virale in tutto il mondo e per la prima volta dopo due anni il tycoon è tornato su Twitter: ha postato la foto sul social (ormai X con Elon Musk) e scritto “Interferenza elettorale. Mai arrendersi!”. Non postava sul suo social preferito dal gennaio 2021, da qualche giorno dopo l’assalto al Congresso a Washington compiuto dai suoi sostenitori. La procedura è durata una ventina di minuti in tutto. “Questa è una parodia della giustizia. Non abbiamo fatto niente di sbagliato. Non ho fatto niente di sbagliato”, ha detto Trump poco prima di ripartire dalla Georgia.

 

L’accusa riguarda le elezioni del 2020, quelle vinte dall’attuale Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. L’indagine della procuratrice distrettuale della contea di Fulton, Fani T. Willis, è scattata poco dopo la pubblicazione della registrazione di una telefonata del 2 gennaio 2021. L’ex Presidente avrebbe suggerito al segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, di trovare 11.780 voti sufficienti per superare l’avversario alle elezioni nello Stato. È stato accusato di essere stato a capo di un’organizzazione criminale con l’obiettivo di sovvertire il risultato delle urne. La procuratrice ha accusato Trump e altre 18 persone indagate di aver violato il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (RICO), una celebre legge nata negli anni Settanta per contrastare organizzazioni mafiose.

L’ex Presidente dovrà tornare in udienza il prossimo 5 settembre e dovrà dichiararsi colpevole o meno, il 23 ottobre partirà il processo a uno dei 18 indagati incriminati. Donald Trump si ritiene innocente e ha già più volte definito le accuse “politicamente motivate”. Resta il candidato favorito alle primarie del Partito Repubblicano per le prossime elezioni presidenziali del 2024, nonostante le quattro incriminazioni che lo riguardano. Oltre a quella sulle elezioni in Georgia, Trump è indagato per il presunto pagamento di 130mila dollari all’attrice hard Stormy Daniels, per aver conservato documenti governativi riservati nella sua villa in Florida e per cospirazione in relazione all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

25 Agosto 2023

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