Al meeting di Rimini
Bordata di Mattarella a Meloni: “ Dietro i numeri dei migranti ci sono persone e futuro, più ingressi regolari”
"Al Quirinale, ho collocato un disegno con un ragazzino di quattordici anni, annegato nel Mediterraneo. Nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto: voleva venire in Europa per studiare"
News - di Redazione Web
“Dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono, innumerevoli, singole, persone, con la loro storia, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro. Il loro futuro: tante volte cancellato”. Suonano come una stoccata al governo Meloni le parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato nel suo discorso al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. Parole che arrivano mentre continuano gli sbarchi e le tragedie nel Mediterraneo. L’esecutivo è tra l’altro tornato negli ultimi giorni a un approccio più duro nei confronti delle ong dopo che nelle scorse settimane aveva chiesto aiuto alle navi attive per soccorrere migranti: tre navi utilizzate da tre diverse organizzazioni sono state sottoposte a fermo amministrativo per 20 giorni e colpite da sanzioni pecuniarie.
Ad attendere Mattarella il presidente del Meeting, Bernard Scholz; il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, e il vicesindaco di Rimini, Chiara Bellini. Le parole del Capo dello Stato sono state accolte da numerosi applausi da parte di volontari e visitatori. Già all’arrivo Mattarella era stato salutato da applausi scroscianti, cori e standing ovation. L’ultima volta al Meeting del Presidente era stata nel 2016, due anni fa aveva inviato un messaggio in diretta oltre a quello di rito registrato.
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“Una pace giusta non può dimenticare il dramma dei profughi. I fenomeni migratori vanno affrontati per quel che sono: movimenti globali, che non vengono cancellati da muri o barriere – ha detto il Presidente della Repubblica che ha aggiunto un aneddoto personale – . Nello studio dell’appartamento dove vivo, al Quirinale, ho collocato un disegno, che raffigura un ragazzino di quattordici anni, annegato con centinaia di altre persone nel Mediterraneo. Recuperato il suo corpo, si è visto che, nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto; la dimostrazione, che voleva venire in Europa per studiare. Questo disegno mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono, innumerevoli, singole, persone, con la loro storia, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro. Il loro futuro: tante volte cancellato”.
“Certo, occorre un impegno, finalmente concreto e costante, dell’Unione europea. Occorre sostegno ai Paesi di origine dei flussi migratori. È necessario rendersi conto che, soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il crudele traffico di esseri umani: la prospettiva, e la speranza di venire, senza costi e sofferenze disumane, indurrebbe ad attendere turni di autorizzazione legale. Inoltre, ne verrebbe assicurato inserimento lavorativo ordinato; rimuovendo la presenza nascosta, incontrollabile, di chi vaga senza casa, senza lavoro e senza speranza; o di chi vive ammassato in centri di raccolta, sovente mal tollerati dalle comunità locali
Passaggi significativi anche sulla necessità della pace in evidente riferimento alla guerra in corso in Ucraina: “Non vogliamo rinunciare, oggi, alla speranza della pace in Europa. L’Europa, che conosciamo, è nata da un reciproco impegno di pace che, i popoli e gli Stati, si sono scambiati, dopo l’abisso della Seconda guerra mondiale. Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra. È contro lo strumento della guerra, che siamo impegnati nell’impedire una deriva di aggressioni del più forte contro il più debole. Per costruire, una pace giusta”.
Il Presidente ha espresso solidarietà ai cittadini della Romagna lo scorso luglio colpiti da una drammatica alluvione. Il Capo dello Stato aveva visitato diverse volte negli ultimi mesi la Romagna, sia prima che dopo le devastazioni. “Vorrei che ci interrogassimo su cosa si fonda, la società umana; la realtà, nella quale ciascuno di noi è inserito; la realtà, che si è organizzata, nei secoli, in società politica, dando vita alle regole – e alle istituzioni – che caratterizzano l’esperienza dei nostri giorni? È, forse, il carattere dello scontro? È inseguire soltanto il proprio accesso ai beni essenziali e di consumo? È l’ostilità verso il – proprio vicino, il proprio lontano? È la contrapposizione tra diversi? O è, addirittura, sul sentimento dell’odio, che si basa la convivenza tra le persone? Se avessimo risposto affermativamente, anche, soltanto, a una di queste domande, con ogni probabilità, il destino dell’umanità si sarebbe condannato da solo; e da tempo”.
Le partenze nel Mediterraneo sono aumentate nel 2023 rispetto agli ultimi anni: dall’1 gennaio al 23 agosto sono sbarcati 105.909 migranti, più del doppio del 2022 e quasi il triplo rispetto al 2021. Le ong avevano effettuato decine di operazioni dietro richiesta dalle autorità italiane. Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni aveva parlato di “un caso” e non di “una regola”. L’ong Open Arms in un comunicato ha giudicato contradditorio l’atteggiamento delle autorità. Il governo a fine 2022 aveva approvato il codice di condotta per le ong. Le tre navi fermate e sottoposte a multa appartengono alle organizzazioni Sea Watch, Open Arms e Sea-Eye. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha attaccato il governo Meloni di criminalizzare le ong e di aver istituito il “reato di solidarietà”.