La polemica in Spagna
Bacio sulla bocca alla campionessa Jenni Hermoso, Rubiales non si dimette: “Consensuale e reciproco”
Il Presidente della Federcalcio se la prende con "il falso femminismo" che è "un grande flagello in questo Paese". Applausi dalla platea dell'Assemblea. "Mi stanno uccidendo pubblicamente"
News - di Antonio Lamorte
Come prendere un successo, maturato in un ambiente tradizionalmente maschile, in cui le donne hanno dovuto conquistarsi uno spazio tra sessismo e pregiudizi. Come prendere il mondiale vinto a Sydney dalla nazionale femminile spagnola e trasformarlo in una questione di genere. Con un bacio: il bacio stampato sul palco della premiazione e a favor di telecamere sulle labbra dell’attaccante Jenni Hermoso, che pure ha condannato il gesto. E invece niente, anzi nada. Luis Rubiales ha chiarito che non si dimetterà da Presidente della Federcalcio Spagnola. E la nazionale sta preparando un comunicato di condanna.
L’annuncio è arrivato in un’assemblea straordinaria, dopo giorni in cui il caso ha fatto il giro del mondo. È virale, una notizia sicuramente più letta della stessa vittoria del mondiale da parte della Roja. A prescindere da come andrà a finire la vicenda, un uomo si è preso le copertine. Un uomo dall’atteggiamento machista, sessista, che continua a giustificarsi dell’accaduto. “Lei mi ha sollevato da terra, siamo quasi caduti, e quando mi ha messo a terra ci siamo abbracciati, mi ha stretto al suo corpo”. E ancora: “Le ho chiesto un bacio a stampo e lei ha detto di sì”. Oltre alla palese falsità della ricostruzione, dalle immagini un dialogo così lungo non sembra verosimile. Perfino più grave la descrizione del gesto: “Non c’è desiderio in quel bacio e non c’è posizione di dominio. Tutte le persone lo capiscono anche se si sta vendendo qualcos’altro, rendendo omaggio al falso femminismo, che è un grande flagello in questo paese. È stato un bacio spontaneo, reciproco, euforico”.
Poco dopo la fine della partita l’attaccante aveva commentato in una diretta sui social l’accaduto, aveva riso con le compagne. “Non mi è piaciuto ma cosa potevo fare”. E poi aveva minimizzato: “È stato un gesto reciproco del tutto spontaneo per la gioia immensa della vittoria di un Mondiale. Io e il presidente abbiamo un ottimo rapporto, il suo comportamento con tutti noi è stato da dieci ed è stato un gesto naturale di affetto e riconoscenza”. In un altro video condiviso sui social il Presidente negli spogliatoi annunciava una vacanza a Ibiza per tutto il gruppo squadra dove, aggiungeva, si sarebbe tenuto il matrimonio tra lui e l’attaccante. Sui media era diventato virale anche il video in cui Rubiales esultava nel palco delle autorità toccandosi platealmente i genitali.
“Mi devo scusare, non ho altra scelta no? – aveva commentato in un video diffuso sui canali della Federazione il protagonista della vicenda poco dopo l’esplosione sui media – E soprattutto imparare da tutto questo che quando si è presidente di un’istituzione così importante come la federazione, bisogna stare più attenti soprattutto nelle cerimonie”. Subito dopo l’episodio, in Australia, il dirigente si era espresso in tutt’altri termini a Cadena Cope, prima di salire sull’aereo per tornare in Spagna. “Non diamo importanza agli idioti e agli stupidi. È stato il picco di due amici che festeggiavano qualcosa insieme. Non perdiamo tempo con le cretinate. Godiamoci il buono e non mi parlate di cose di fessacchiotti che non sanno vedere il lato positivo. È una cosa che non aveva alcuna malizia … Se ci sono gli scemi, che continuino con le loro scemenze. Non gli diamo importanza”.
Primero el cuento que se inventa Rubiales, luego la realidad. pic.twitter.com/QvjCRIvrsV
— Alán Barroso (@AlanBarrosoA) August 25, 2023
Le critiche a Rubiales sono state trasversali e grossomodo unanimi, anche da parte della politica e di sindacati sportivi. Critiche erano state sollevate anche alla Federazione per non aver avviato le normative interne che sanzionano abusi e violenze. La rimozione immediata dalla carica era stata chiesta anche al Consiglio Superiore dello Sport. La FIFA ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del Presidente. “Celebrare il trionfo sulla tribuna delle autorità stringendo i genitali accanto alla Regina e a Sofia è inaccettabile e disgustoso. Per un leader afferrare una sua lavoratrice per la testa e baciarla sulla bocca non può essere tollerato”, si legge in un comunicato della Liga femminile.
Non un passo indietro da parte di Rubiales che ha definito “idioti”, “stupidi”, “folli” e “perdenti” chi lo aveva criticato. Ha parlato del “falso femminismo” come di una “grande piaga” e “un omicidio sociale”. Ha aggiunto che si difenderà in tribunale dalle accuse. “Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la formula per cacciarmi. Mi stanno uccidendo pubblicamente, ma intendo difendermi e lottare sino alla fine“. Rubiales è al vertice della Federazione dal 2018. L’aspettativa era che all’assemblea straordinaria convocata dalla Federcalcio questa mattina si sarebbe dimesso. E invece il Presidente ha ripetuto più volte: “Non mi dimetto”. Ed è stato applaudito. Rubiales è anche vicepresidente della UEFA, l’organizzazione che governa il calcio europeo e che ancora non si è espressa sulla vicenda.