Il vulcano
Eruzione dell’Etna a Catania, stop ai voli: aeroporto chiuso fino alle 20
Numerosi i voli cancellati e dirottati. Il Sindaco Trantino ha disposto lo stop ai motocicli a causa della cenere caduta nelle strade. L'analisi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv)
Cronaca - di Redazione Web
L’aeroporto di Catania Fontanarossa resterà chiuso fino alle 20 a causa dell’eruzione dell’Etna. Lo conferma la Sac, la società che gestisce lo scalo, che inizialmente aveva sospeso il traffico aereo nello scalo fino alle 13. Numerosi i voli in ritardo e cancellati. Altri in arrivo sono stati dirottati a Trapani e Comiso soprattutto, ma anche a Palermo. A Birgi sono stati destinati, tra gli altri i voli da Bologna delle 7.20; da Venezia delle 7.40; da Vienna delle 7.55; da Pisa delle 8.15; da Milano delle 8.35; da Budapest delle 8.45; da Berlino delle 9.10 e Bergamo delle 9.20; a Comiso quello da Nizza delle 7.45; diversi da Roma di mezzogiorno. A Palermo dirottato quello dal Cairo delle 14.15.
Aeroporto chiuso
Stop per le prossime 48 ore ai mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e alla percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km/h in tutte le strade del territorio comunale. Lo ha disposto il sindaco di Catania Enrico Trantino tramite ordinanza. Il provvedimento è stato motivato dalla presenza in molte strada della città della cenere vulcanica emessa dall’Etna la notte scorsa. Lo rende noto il Comune di Catania. Su disposizione del primo cittadino e dell’assessore all’ecologia Tomarchio, è già scattata la pulizia delle strade dalla sabbia vulcanica con servizi straordinari con l’impiego di personale delle aziende appaltatrici del servizio di raccolta dei rifiuti. L’amministrazione comunale raccomanda infine ai cittadini di “depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni in prossimità delle abitazioni“.
Eruzione dell’Etna a Catania
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha osservato che l’attività di fontana di lava del Cratere di Sud Est nel corso della notte ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa in direzione Sud. La nube ha prodotto una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. L’attività di fontana di lava è cessata a partire dalle 4.20 circa (ora locale) e in seguito il Cratere di Sud Est è stato interessato da una debole emissione di cenere che a partire dalle 6.50 (ora locale) circa è diventata discontinua e confinata nell’area sommitale del vulcano.
L’ordinanza del sindaco
Il trabocco lavico che ha coinvolto il fianco sud-occidentale del Cratere di Sud Est è in raffreddamento non essendo più alimentato. Nel corso della notte l’attività sismica ed infrasonica si sono ulteriormente intensificate e dopo avere raggiunto i valori massimi intorno all’1:20, a partire dalle 2:50 hanno mostrato un trend in rapido decremento. Dalle 3:20 l’ampiezza media del tremore vulcanico si è attestata nel livello medio ed ha raggiunto valori confrontabili a quelli pre-eruttivi intorno alle 3:30. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 2.700 metri sopra il livello del mare.
L’analisi dell’Ingv
L’attività infrasonica, che durante la notte ha seguito lo stesso andamento temporale del tremore vulcanico, ora risulta essere parecchio modesta. I transienti infrasonici registrati, tutti di bassa energia, sono adesso localizzati al cratere Bocca Nuova. I segnali delle reti di deformazioni hanno indicato variazioni a partire dalle 21:00. La stazione dilatometrica di Druv ha evidenziato una decompressione a partire dalle 21 fino alle 3:20 di stamattina. Le stazioni clinometriche hanno mostrato variazioni inferiori ad un microradiante.