Emergenza sull'isola
La Sardegna brucia, incendi nel sud e nella costa nord-orientale: 600 evacuati, per il governatore Solinas “roghi dolosi”
Cronaca - di Redazione

Una domenica “campale” per la parte meridionale e nella costa nord-orientale della Sardegna. L’isola è stata infatti duramente colpita da una vera e propria raffica di incendi, divampati in più parti: ne sono stati “contati” sull’intero territorio regionale, 12 dei quali di grandi dimensioni, i più gravi nelle province di Nuoro e Cagliari.
Se al mattino i focolai sono stati nel sud, vicino Cagliari, col passare delle ore le fiamme sono poi avanzate sulla costa nord-orientale della Sardegna, tra Monte Longu di Posada e Siniscola, una cinquantina di chilometri sotto Olbia.
Una situazione che ha costretto le autorità locali a provvedere all’evacuazione di circa 600 persone da case, alberghi, ristoranti, strutture ricettive interessate dagli incendi.
#Nuoro, #incendio di vegetazione a Monte Longu di Posada: evacuate precauzionalmente diverse abitazioni minacciate dalle fiamme che sono alimentate dal forte vento. 53 i #vigilidelfuoco al lavoro, nella clip il sorvolo dell’elicottero del Corpo nazionale #6agosto pic.twitter.com/v5HzlOaLyl
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 6, 2023
Per ora non ci sono notizie di morti. Non ci sono ancora notizie certe sulla causa degli incendi: l’assessore regionale all’ambiente Marco Porcu ha parlato di incendi dolosi appiccati nella notte, senza dare altri dettagli.
Il presidente della Regione Christian Solinas ha espresso invece “forte condanna verso gli autori di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo”, e ha dato mandato al Corpo forestale di “intensificare le indagini su tutto il territorio per individuare ed assicurare alla giustizia i responsabili“.
Imponente anche il dispiegamento di uomini e mezzi: due canadair sono partiti dalla base di Ciampino insieme al super Puma, gli elicotteri della flotta regionale e decine di uomini e mezzi a terra, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile regionale.
La zona più colpita è il Sarrabus, con i Comuni di Muravera, Costa Rei, Porto Corallo, Feraxi, San Priamo, Villaputzu e più all’interno Gairo. Ma il fuoco non ha risparmiato il cagliaritano, ad Assemini e Capoterra, e il Sulcis Iglesiente. Tra le situazioni più gravi sull’isola in particolare quella di Feraxi, dove quattro aziende agricole sono state distrutte dal fuoco, ma nella stessa area sono state annientate dal fuoco anche una fattoria modello e un agrumeto.
“I danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente“, dichiara il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, lasciando trapelare che potrebbero essere stati appiccati fuochi dolosi.