L'esito della perizia

Bimbo morto a Sharm el Sheikh, Andrea poteva essere salvato: “Gastroenterite mal curata dai medici egiziani”

Cronaca - di Redazione

3 Agosto 2023 alle 17:59

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Bimbo morto a Sharm el Sheikh, Andrea poteva essere salvato: “Gastroenterite mal curata dai medici egiziani”

Una gastroenterite di origine ignota mal curata dal personale sanitario egiziano. Sarebbe morto così Andrea Mirabile, il bambino di 6 anni che ha perso la vita nel luglio dello scorso anno mentre era in vacanza assieme ai genitori in un resort di lusso a Sharm el Sheikh, nota località turistica egiziana sul mar Rosso.

Secondo i risultati della consulenza medico-legale disposta dalla Procura di Palermo, che indaga sulla vicenda, Andrea è morto perché la patologia non è stata affrontata con tempestività e in modo efficace dal medico dell’ambulatorio dove è stato portato dai genitori, il padre Antonio Mirabile e la madre Rosalia Manosperti, incinta di quattro mesi quando è avvenuta la tragedia.

I medici dell’ambulatorio si limitarono a visitare Andrea ed a prescrivere farmaci contro le intossicazioni alimentari. Il giorno dopo, quando le condizioni del bambino era compromesse dallo stato di disidratazione dovuto alla forte dissenteria che l’aveva colpito, gli stessi medici disposero il ricovero: per il bambino era però già troppo tardi.

Le conclusioni della consulenza medico-legale disposta dalla Procura di Palermo coincidono sostanzialmente con quelle dei medici egiziani che dopo il decesso effettuarono l’autopsia sul corpo del bambino.

Anche i genitori di Andrea si sentirono male qualche giorno dopo l’arrivo in Egitto: se il bambino morì subito dopo l’arrivo all’ospedale internazionale di Sharm, dove invano si tentò di rianimarlo, il padre venne invece trasportato a Palermo con un aereo messo a disposizione dalla compagnia con cui la coppia aveva stipulato una assicurazione medica prima della partenza e portato in Rianimazione con gravi problemi renali, venendo poi dimesso dopo alcuni giorni.

Anche per questo lo zio della vittima indicò nel cibo fornito dalla struttura alberghiera la casa della malattia e del successivo decesso di Andrea: accuse sempre smentite dal resort, sostenendo tra l’altro che tra gli ospiti presenti in quei giorni solo Andrea e i suoi genitori avevano manifestato segni di intossicazione.

di: Redazione - 3 Agosto 2023

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