Il dramma dei migranti
Mamma e bimba muoiono di caldo e sete, il dramma dei migranti intrappolati nel deserto tra Tunisia e Libia
Esteri - di Redazione Web
Stese sulla sabbia, riarse dal sole. I corpi di mamma e figlia sono stati trovati così in mezzo al deserto accanto a un piccolissimo cespuglio. La mamma cercava di abbracciare la figlia come se volesse proteggerla per l’ultima volta, l’ultimo disperato tentativo prima di morire entrambe di sete e caldo. E’ questa la foto che cristallizza l’ultimo dramma dei migranti: arrivano da tutta l’Africa cercando di raggiungere il mar mediterraneo e da li trovare la fuga. Ma prima di riuscirci devono superare il deserto tra Libia e Tunisia. Ed è lì che si trovano intrappolati dopo essere stati respinti dalle autorità tunisine. Senza cibo, acqua o alcun tipo di aiuto. Ed è lì che muoiono, sotto il sole di questa torrida estate. Un dramma che si aggiunge al dramma.
La foto di mamma e figlia morte nel deserto in poche ore sta facendo il giro del web. Ed è un colpo al cuore. Non sappiamo nulla di loro: né i loro nomi, da dove vengano, né qual è la loro storia, dove si trovassero precisamente in quel momento o dove sognassero di arrivare. Sappiamo solo che sono morte. Secondo quanto riporta5to dal Corriere della Sera, il tenente colonnello Khalifa al Senussi, della guardia di frontiera libica ad Al Jazeera ha confermato però l’accaduto. A segnalare la presenza dei due corpi senza vita alla polizia sarebbe stato un altro migrante fermato durante un controllo nel deserto.
A scene that wont be forgotten by history’ll remain a witness to the injustice in such hideous racist form
A tragedy of African refugees from sub-Saharan countries on the Libyan-Tunisian border after they were deported by force of arms from Tunisia to Libya&thrown in arid desert pic.twitter.com/N9kOGSxwPx
— 🅱🅴🅽_🅽🅾🅼🅰🅽 (@Ben_Noman_H) July 19, 2023
Una tragedia umanitaria che da settimane sta andando avanti nel deserto africano. La polizia locale tunisina sta respingendo i migranti provenienti da Paesi della fascia sub sahariana che cercano di entrare nel paese dalla Libia. E così si trovano come intrappolate nel deserto senza sapere dove andare e soprattutto prive di qualsiasi sostentamento. La polizia libica ha pubblicato tre giorni fa un video in cui alcune sue pattuglie, in pieno deserto, prestano soccorso a 90 persone sfinite dal caldo e dalla sete. Il presidente tunisino Kais Saied, con cui il Governo italiano ha appena stretto accordi, sta cercando di blindare i suoi confini per evitare l’arrivo massiccio di migranti. Saied ha inoltre dichiarato che accetterà i rimpatri dall’Europa solo di migranti tunisini, on di altre nazionalità.
E dal deserto arrivano gli appelli disperati dei migranti: “Stiamo morendo uno alla volta, aiutateci”. Un piccolo video postato sui social in cui si vede una migrante che dice di essere lì’ì da 11 giorni. Non si capisce bene dove si trovi: alle sue spalle c’è il deserto. Da una parte si vedono schierati i militari libici e dall’altro quelli tunisini. In mezzo c’è il gruppo di migranti che porta cons e anche dei bambini. “Ogni volta che tentiamo di rientrare in Tunisia, loro ci bloccano. Ci dicono che fin quando dal governo non arrivano indicazioni, non sono autorizzati a farci passare”, spiega Joy. “Hanno cercato di spingerci verso la frontiera libica, ma le milizie non lo permettono”, racconta Joy. “Abbiamo bisogno di aiuto immediato. Non abbiamo né cibo, né acqua. Neonati e bambini stanno morendo qui, donne incinte, tutti”, recita un altro messaggio audio arrivato ad associazioni e ong che operano in Tunisia.